Salerno: Ciccone e i trasporti provinciali

Assessore, Lei ha istituito un Tavolo permanente che si occupa dei tagli della Regione; ma qual è la situazione del trasporto nella nostra provincia e cosa rischiano i lavoratori e i loro stipendi? Il sistema dei trasporti in una provincia così grande come quella di Salerno ha una funzione importantissima, oserei dire vitale, è ossigeno per l’economia ed è soprattutto un servizio che consente ad aree geografiche che altrimenti rimarrebbero praticamente isolate, di rimanere invece collegate con i centri più importanti. Proprio per la complessità del sistema dei trasporti di cui è necessario dotare il nostro teritorio, non è consentibile alcun tipo di sottostima delle nostre esigenze. E poi del tutto ovvio che la massima parte del sistema dei trasporti salernitano si svolge su gomma, essendo le linee ferroviarie sviluppate in maniera inferiore rispetto alle province di Napoli e di Caserta. Dunque, se la Regione stanzia finanziamenti, in primo luogo destinati al ferro anziché alla gomma, questa logica diventa automaticamente penalizzante per Salerno e la sua provincia. E’ necessario procedere a un riequilibrio tra le province campane, anche per segnare un netto spartiacque con le precedenti amministrazioni di centrosinistra che hanno massacrato il nostro territorio a tutto vantaggio di Napoli e Caserta. Oggi è il momento di cambiar pagina. Personalmente mi batterò per questo e per difendere le aziende di trasporto e i posti di lavoro dei dipendenti. So che questa è la stessa esatta posizione del presidente Cirielli: difesa dei nostri diritti. Non vogliamo né un euro in meno né uno in più di quelli che ci spettano. Vetrella fa la voce grossa. Come valuta le posizioni dell’assessore regionale e cosa auspica che faccia Caldoro? Vetrella sta organizzando un settore che in 15 anni di governo di centrosinistra è stato mandato completamente allo sfascio.  Appena insediatosi ha trovato tantissimi debiti nascosti.  A Caldoro ho chiesto di mettere in pratica una politica che non sia napolicentrica e mi aspetto che lo faccia,  io di contro metterò in atto tutte le azioni che legittimamente potrò usare per tutelare l’interesse del territorio salernitano. Perché il segnale che bisogna dare ai cittadini è che, con le amministrazioni di centrodestra, si volta pagina rispetto alle disastrose esperienze di Bassolino, della Iervolino e, perché no, anche di Vincenzo De Luca. “Natale a casa ” registra 2 mila passeggeri, poi c’è l’opzione “Voli Omaggio”, si può dire che l’aeroporto è decollato? Duemila passeggeri con una media di 80 al giorno: abbiamo avuto un’ ottima risposta da parte dell’utenza che in un periodo critico, come quello di fine anno, per il traffico urbano, ha preferito lasciare l’automobile a casa utilizzando il bus messo a disposizione dalla Provincia di Salerno, permettendo così di decongestionare il traffico natalizio. L’ iniziativa Voli Omaggio proseguirà fino a Pasqua. Presentando una richiesta presso l’assessorato provinciale ai trasporti c’è la possibilità per chi avrà i requisiti idonei di acquisire voli per le linee servite dall’aeroporto di Salerno. Per quello che concerne l’aeroporto dire che è decollato è presto, c’è bisogno di tempo. Ci vorrebbe una sinergia continua e costante tra tutte le istituzioni di tutta la provincia. Quella dell’aeroporto è un’occasione unica per la nostra provincia e in particolare per la nostra città, questo significa diventare città europea perché questa può diventare un’opera storica e non una rotatoria a Sala Abbagnano. Immagina altre iniziative di questo taglio? Certamente. Le istituzioni devono intervenire per stare vicino alle famiglie non abbienti e in particolar modo il nostro dovere è quello di non far rimanere indietro nessuno. Pensa di poter intervenire anche per sbloccare lo stallo della Metropolitana? Questa domanda mi consente, in verità, di fare una riflessione politica molto più ampia.  Nella gran parte di opere pubbliche realizzate o in via di realizzazione a Salerno c’è un contributo pesante di finanza pubblica che non è solo quella comunale. Tuttavia il nostro sindaco ne parla come se fossero sue esclusive creature, lamentando caso mai che gli altri enti o lo Stato non abbiano sborsato a sufficienza. Ora, da che mondo è mondo,  quando i denari non si tirano fuori di tasca propria, si è tenuti non dico a portar conto di cosa si intende fare, ma almeno di concertare con gli altri il modo per sfruttare al meglio l’infrastruttura programmata. Abbiamo visto come il sindaco e la sua amministrazione di centrosinistra pretendevano di mettere il cappello e di gestire l’aeroporto accumulando nel tempo solo ritardi e disfunzioni, come considerino un’opera importante l’inceneritore ma solo se lo realizza il Comune, vogliono che si apra la metropolitana di superficie ma pretendono di stabilire loro come e da chi debba essere gestita. Insomma, c’è una visione a dir poco singolare, quasi padronale, di come debbano funzionare certi servizi. E’ chiaro invece che, sino a quando non ci sarà una visione condivisa da parte di tutti gli enti pubblici del sistema generale dei servizi e delle infrastrutture, Salerno non potrà svilupparsi. Attendiamo dunque di capire se il sindaco di Salerno intende mettersi a ragionare. Almeno sino a quando sarà in carica. Poi, dalla prossima primavera, speriamo che i salernitani comprendano che il governo della città vada assegnato ad altri se davvero abbiamo a cuore il futuro dei nostri figli e il destino della città. Cirielli istituisce un Tavolo centrato sul mare; quali possibilità si aprono e quali strategie andrebbero messe in campo per potenziare la Logistica sfruttando al meglio questa risorsa? L’intuizione del presidente Cirielli mi pare di lungo respiro. Il mare è una risorsa per il territorio salernitano enorme. Bisogna assolutamente lavorare sulla logistica perché, in una prospettiva futura, un territorio non potrà svilupparsi senza un sistema logistico adeguato. Su questo non si discute. Dunque potenziare la portualità e puntare molto su quella turistica in un territorio che ha giacimenti culturali enormi e un ambiente di straordinario fascino. Lei presenta una lista che sostiene Anna Ferrazzano. Quali sono i nomi forti e qual è la marcia in più che mette in campo? Per quello che concerne la mia lista Alleanza per Salerno, non parlerei di nomi forti. Ci sono tante personalità di ottimo profilo e in grado di trainare un significativo consenso. Copriamo un ambito molto vasto della società civile e puntiamo molto sulla forza delle idee e dei progetti. Su questo non ho dubbi. Destrutturare il sistema di propaganda e il castello di sabbia di illusioni che metterà in campo il centrosinistra come è suo costume non basta, i cittadini vogliono giustamente sapere che idea di città abbiamo e cosa intendiamo realizzare di concreto a Salerno. E proprio in questo dobbiamo distinguerci dalla sinistra. Contrapporre al fumo e alla vuota propaganda progetti seri riguardanti il futuro economico di Salerno. Viviamo in una città in cui la crisi occupazionale è fortissima con ricadute gravi soprattutto per i giovani. I nostri ragazzi vanno via da Salerno perché non trovano lavoro e non riescono ad acquistare una casa dato il costo altissimo degli immobili e l’assoluta mancanza di una edilizia popolare. Negli ultimi 5 anni l’amministrazione comunale ha fatto solo chiacchiere. Già nella passata campagna elettorale campeggiavano manifesti che tutti ricorderanno dove l’attuale sindaco di Salerno prometteva 5000 posti di lavoro, spero vivamente che quest’anno De Luca abbia il buon gusto di non prendere più in giro i salernitani. Anna Ferrazzano può battere De Luca, e come? Può vincere. La battaglia non è semplice, è inutile nasconderselo soprattutto perché De Luca dispone di un apparato propagandistico forte e un sistema di consensi stile prima repubblica. Ma vincere è possibile. Bisogna mettere in campo idee percorribili, concretezza, la gente si aspetta questo da noi. Crede che le spaccature del Pdl condizioneranno in negativo il voto d’opinione? Quanto peseranno sul risultato le spaccature nel Pdl? Vedo un gruppo piuttosto forte e compatto che rappresenta la stragrande maggioranza del Pdl. Questo è un fatto. Ritengo dunque che non ci sia un grande rischio che possa scaturire da differenze che, mi auguro, possano rientrare nel segno del buon senso, dato che, per tutti, il nemico da battere è il candidato del centrosinistra. Quanto daranno fastidio, invece, a De Luca gli scontenti del Pd? Nel Pd continua a vivere uno scontro strisciante. Ci sono rivalità, ferite mai rimarginate. Ma c’è da dire che anche le altre formazioni della sinistra potrebbero avere problemi a convergere su De Luca. Difficile per gli elettori di Vendola, votare un sindaco i cui valori e le cui parole d’ordine certo non sono tanto in linea con quelle di Vendola e di Sinistra e Libertà. Per non parlare dell’Italia dei Valori. La nuova regione sarà tema di campagna elettorale e quanto potrà essere un test sulla volontà dei salernitani di abbracciare questo nuovo progetto? Noi intendiamo difendere fino in fondo l’identità e i diritti del nostro territorio. Su questa linea saremo coerenti. Vedremo quanto sarà coerente De Luca, che ha sempre tuonato contro Bassolino e il napolicentrismo, ma non ha mai portato avanti nessuna battaglia concreta per la difesa del territorio. Non crede, piuttosto, che la Logistica e i Trasporti abbiano bisogno di uno sguardo sovra regionale? Ma valorizzare l’identità e le vocazioni del nostro territorio non vuol dire isolarsi o ragionare in proprio. Anzi, il modo più onesto e costruttivo per far parte di un sistema globale è quello di partire da ciò che siamo, dal nostro specifico.Da amministratore locale, come valuta le scelte in tema di Federalismo municipale, teme che le risorse per i servizi, e quindi anche per il suo settore saranno fortemente ridimensionate? Non credo. Credo che bisognerà ragionare in un’ottica di responsabilità, che è già il metodo adottato dalla Provincia. Magari sarà qualcun altro a dover cambiare metodo, per esempio il Comune di Salerno che dovrà metter fine agli sprechi. Ieri sera giravo per via Roma e ho visto che nella Villa Comunale erano ancora accese le luci d’artista. Anche quello è un modo di buttare i soldi dalla finestra. Siamo quasi a metà febbraio e, soprattutto nei primi giorni della settimana, la sera non è che ci sia questa grande quantità di persone in giro per strada. Davvero certi sprechi gridano vendetta, soprattutto perché avvengono a tutto danno delle tasche dei cittadini.

“Il Guiscardo”

3 pensieri su “Salerno: Ciccone e i trasporti provinciali

  1. Per vedere i treni viaggiare sul binario del servizio metropplitano di Salerno (60 milioni di euro), dall’Arechi a Salerno Centrale dovremo aspettare l’esito delle prossime elezioni comunali del Capoluogo. Bel modo di perdere tempo e denaro!. Tutti sanno che solo TRENITALIA ha i TRENI ed il personale per gestire il servizio sul binario di RFI, avendo il relativo CERTIFICATO di SICUREZZA RFI. Eppure si perde tempo a parlare di METROCAMPANIA NORDEST e METRONAPOLI,quali possibili gestori del servizio ferroviario, che NON hanno questo certificato di sicurezza, senza il quale u TRENI non possono circolare sulla rete RFI. Intanto le PM 10 aumentano al centro di Salerno, con gli autobus provenienti dal SUD della provincia che attraversano Salerno e arrivano fino al porto, dove sostano in attesa di ripartire.

  2. Altro esempio dell’interesse di fare giornalismo in maniera equa. Questo articolo è stato pubblicato dal guiscardo. Il direttore del Guiscardo si chiama Luigi Caliulo detto Gigi. Luigi Caliulo detto Gigi si candida nella lista di Ciccone. Ciccone è magnificato dal Guiscardo. Eppoi diciamo che De Luca esercita il potere con arroganza. ? Ma di cosa vogliamo parlare ? E’ proprio una cosa inenarrabile !

  3. Appunto, Somma: di cosa vogliamo parlare?
    Porto ancora i segni delle flagellazioni con le quali sono stato arrogantemente obbligato a pubblicare questa intervista. Lei è un lettore (forse) poco attento del mio giornale. Nelle passate settimane ho ospitato, periodicamente, un assessore della giunta Cirielli. Eppure essere candidato in sei-sette liste differenti mi riesce difficile, mi creda. Ciononostante ho dato lo stesso spazio a tutti. Tralascio il suo giudizio sull’intervista, realizzata dalla collega Eleonora Tedesco. In ogni caso accusi pure di essere di parte: da una persona così poco lungimirante come lei lo prendo come un complimento.

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