Salerno: GdF, consuntivo d’un anno d’attività

Lotta all’evasione fiscale, contrasto alla criminalità economica ed aggressione dei patrimoni riconducibili alla criminalità organizzata, controllo sulla spesa pubblica: sono state queste le priorità sulle quali il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno ha concentrato l’attività di polizia economica e finanziaria nello scorso anno.Il contrasto all’evasione fiscale è la principale missione istituzionale assegnata al Corpo dall’Autorità politica, con particolare riguardo al contrasto all’economia sommersa, cioè del fenomeno del lavoro nero e del contrasto all’evasione posta in essere da parte di soggetti completamente sconosciuti al fisco, in quanto non presentano le prescritte dichiarazioni dei redditi e dell’I.V.A.. Complessivamente sono state eseguite 752 verifiche e 728 controlli che hanno portato alla constatazione di oltre 407 milioni di imponibile sottratto alle imposte sui redditi (il 2% del totale nazionale e il 15.7% del totale regionale; +27% del totale provinciale rispetto al 2009), oltre 67 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto evasa (1,05% del totale nazionale ed il 12.2% del totale regionale), oltre 10,6 milioni di euro di IRAP (il 18% del totale regionale e +13% del totale provinciale rispetto al 2009). Sono stati individuati 147 “evasori totali” (1,66% del totale nazionale ed il 20,55% del totale regionale) i quali, complessivamente, avevano occultato al fisco redditi per oltre 216 milioni di euro ed I.V.A. per oltre 23 milioni di euro. Si tratta di soggetti che hanno svolto la propria attività economica senza dichiarare alcun reddito. Sono stati scoperti, inoltre, 521 lavoratori in nero e/o irregolari (specialmente nelle attività di bar e ristorazione in genere e nei lavori edili non specializzati. Sono stati scoperti, altresì, 1.014 falsi braccianti agricoli. è stata proposta l’adozione della misura di sicurezza del sequestro preventivo, ai sensi dell’art. 321 c.p.p. di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, dei quali è consentita la confisca penale, anche “per equivalente”, cioè lo strumento per contrastare l’evasione fiscale e permettere allo Stato di espropriare i beni e/o le cose di provenienza illecita, per un valore stimato di oltre 2,3 milioni di euro.