Mercato San Severino: l’Amministrazione commemora “Il giorno del ricordo”

L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Giovanni Romano, commemora, sabato 12 febbraio, “Il Giorno del ricordo”, dedicato agli Italiani buttati, vivi o morti, dalle truppe comuniste jugoslave del maresciallo Tito nelle foibe carsiche, e all’esodo degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra. A Mercato S.Severino, la ricorrenza verrà celebrata sabato 12 febbraio con un apposito convegno, che avrà luogo a partire dalle ore 10,00 presso il centro sociale “Marco Biagi”. Relazioneranno: Assunta Alfano, Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione, Rosario Bisogno, Assessore Comunale alle Politiche Giovanili, Francesco Casale, avvocato e docente presso i Licei “Virgilio”, e Miriana Tramontina, Presidente “C.I.P.E.S.”. “Nelle foibe – afferma l’Assessore Alfano – cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo, dell’Istria, fra il 1943 e il 1947, sono stati gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani. La prima ondata di violenza esplode subito dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943: in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti. Torturano, massacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa un migliaio di persone. Li considerano “nemici del popolo”. Ma la violenza aumenta nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l’Istria. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenano contro gli italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. È una carneficina che testimonia l’odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione prosegue fino alla primavera del 1947, fino a quando, cioè, viene fissato il confine fra l’Italia e la Jugoslavia”. Il Parlamento Italiano, con la legge 30 marzo 2004, n.°92, ha istituito il “Giorno del Ricordo”, che viene celebrato ogni 10 febbraio con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani infoibati.