Sassano: “Lasciate riposare in pace Loreto!”

Mentre le spoglie mortali di Loreto riposano in pace le Autorità perdono la necessaria serenità. Spunta l’ipotesi di un’altra auto sulla scena dell’incidente

Aldo Bianchini

“Elementare Watson, elementare!!”. Avrebbe risposto proprio così il mitico Sherlock Holmes al suo assistente John Hamish Watson (creati entrambi dalla straordinaria penna di sir Arthur Conan Doyle) se gli avesse chiesto cosa fare per capire e spiegare perché dal telefonino del morto era partito uno squillo verso il mondo dei vivi ed in particolare sul cellulare del fratello, vivo e vegeto. Avrebbe spiegato che il morto era sicuramente morto in quanto dopo la morte clinica erano già passate 36 ore e che quindi non poteva trattarsi nemmeno lontanamente di “fenomeno di morte apparente”, cosa già poco diffusa nell’almanacco mitologico dei ricordi, ma veramente assai rara nelle statistiche scientifiche mondiali. Avrebbe spiegato che era più giusto e più decoroso, prima di disporre la riesumazione della salma con tutte le conseguenze strazianti e dolorosissime per la famiglia, richiedere ed attendere le indagini sui tabulati telefonici da parte dei tecnici competenti. Avrebbe soprattutto consigliato all’improbabile procuratore distrettuale dell’epoca di accomodarsi nel “suo mitico studio rosso” prima di prendere qualsiasi decisione in merito; gli avrebbe innanzitutto spiegato che il semplice sospetto del furto del cellulare, da parte di qualche emerito imbecille prima che venisse sigillata la bara, non poteva essere il fattore scatenante per riportare alla luce la salma di un giovane già tanto sfortunato. Tutto questo, invece, non c’è stato nel piccolo e ridente comune di Sassano e neppure negli uffici della Procura della Repubblica di Sala Consilina competente per territorio. Eccitazione generale e diffusa, a cominciare da quella comprensibile dei parenti stretti del morto, per finire a quella decisamente incomprensibile ed inquietante delle Istituzioni a tutti i livelli. Mi riferisco a quanto avvenuto sabato 5 febbraio scorso poco dopo che sul cellulare di Michele o Mario Pippa era giunto un trillo/sms dal telefonino (lasciato nella bara) del fratello Loreto, morto a causa dell’incidente stradale del mercoledì precedente in Via Ischia di Sassano, incidente in cui era purtroppo morta anche la sua fidanzatina Nunzia Rinaldi di Monte San Giacomo. E’ stata una escalation di eccitazione collettiva che ha pervaso tutti e cha stava per coinvolgere un’intera comunità che cominciava a riversarsi verso le porte del cimitero e che poteva generare anche fenomeni di intolleranza. Fortunatamente la lucidità e la freddezza di Antonio Calandriello (medico e primario ospedaliero) ha scongiurato sicure complicazioni verso il peggio, facendo rientrare nei ranghi alcune esasperazioni e cercando di indurre gli inquirenti a chiudere velocemente le penose fasi che pure la procedura impone in questi casi estremi. A sera tarda la giostra è finita nella locale caserma dei Carabinieri per la stesura dei necessari verbali. Confusione accavallata a confusione in cui sono caduti, nell’ordine, i parenti del morto, i Carabinieri e i Vigili Urbani di Sassano, il comando dei Carabinieri di Sala Consilina e, dulcis in fundo, la Procura della Repubblica. Addirittura il parroco del paese parla di un segnale dall’aldilà, ma lo dice forse più come atto dovuto che per vera convinzione. Insomma in tanti credono in una bufala che, comunque, ha scatenato la corsa verso il lotto per le giocate sul “48” come impone la smorfia. Certo che spetta quasi sempre e solo a me commentare le notizie lo faccio con Voi lettori. Dunque per prima cosa mi chiedo come è possibile che tante Autorità siano tutte andate in fibrillazione di fronte ad un fatto che bisognava prima spiegare sul piano scientifico. Siccome non riesco a darmi una risposta concreta sul perché dell’accaduto, non mi resta che sperare e credere nell’esistenza di una motivazione segretissima. In caso contrario mi vedo costretto ad ammettere la mia insicurezza a vivere in questo Paese dove, dopo i Vigili, i Carabinieri e le Istituzioni anche la Procura va letteralmente in bambola. Nel frattempo si fa largo, almeno tra la gente, un’altra ipotesi e spunta la possibile presenza di una terza autovettura sulla scena dell’incidente stradale, mentre ancora non è chiaro chi dei due giovani guidasse al momento dell’impatto. Ma di questo ne parlerò nei prossimi giorni.

9 pensieri su “Sassano: “Lasciate riposare in pace Loreto!”

  1. In qualità di cittadina sassanese sento il dovere di rispondere all’autore di questo articolo che indirettamente chiama in causa un’intera popolazione, colpevole di essere andata in bambola per quanto accaduto. Ad onor del vero,non mi risulta che l’intera popolazione si sia riversata verso il cimitero, nè che ci sia stata una sorta di psicosi collettiva, tale da determinare addirittura fenomeni di intolleranza. Capisco che il giornalista debba attirare l’attenzione del lettore con articoli accattivanti, però è altrettanto giusto ed eticamente corretto, riportare i fatti così come sono, senza stravolgerli. Qui mi sembra che di stravolgimenti e di esagerazioni ce ne siano fin troppe! In primis c’è poco rispetto per il dolore di una famiglia…lo stesso riferimento al 48 della smorfia, mi appare sarcastico e fuori luogo, in secondo luogo vengono riportate con presunta certezza elementi sui quali l’autorità giudiziaria non si è espressa!Comunque invidio l’autore di questo articolo, persona sicuramente sempre razionale, ma voglio ricordargli che bisogna avere anche un po’ di rispetto per le altrui convinzioni, senza erigersi a giudice!Riguardo alla sua insicurezza nel vivere in questo paese, rispondo che io avrei più paura a vivere in una grande città, ma in ogni caso si può sempre cambiare residenza. Non mi sento offesa, consapevole del fatto che a Sassano vivono persone abbastanza intelligenti per andare in “fibrillazione” per ciò che viene propinato in maniera superficiale e poco rispettosa. Personalmente sono stata educata a non calpestare nemmeno i sassi che incontro per strada, lei Signor Bianchini,ha bandito un’intera popolazione colpevole di credere nell’aldilà!Beato lei che possiede la verità!

  2. Non sono un cittadino di Sassano, ma di un Comune limitrofo – Sala Consilina- ma questo poco importa, perchè, nel concordare pienamente ogni singola lettera di Antonella Pellegrino, dico che, in generale parlando, purtroppo, le opinioni e le convinzioni di ognuno sono completamente differenti e ancor più frivole quando avvenimenti, soprattutto del genere, non toccano da vicino.
    Con questo lancio parecchie frecciatine all'”Aldo Bianchini” aggiungendo che è troppo facile stare alle testate dei giornali e scrivere quello che si pensa, a sproposito, facendolo passare per pensiero generale; è troppo facile puntare il dito verso fatti, persone e cose quando poi non si crede nemmeno in quello che si scrive perchè lo si fa semplicemente perchè si deve fare, perchè quello è il suo mestiere!!! Questo Aldo Bianchini impari a metterci il cuore nel suo lavoro e poi vediamo se riuscirebbe a mettere su carta le stesse cose (magari avrebbe anche più successo!!!)
    Non aggiungo altro per non scendere nella maleducazione e nell’arroganza che questo commento avrebbe voluto, ho cercato di dire con semplici parole che prima di parlare, al collettivo poi, bisogna pensarci 1000 volte!!!

  3. Rispetto l’opinione sia di Antonella che di Saverio, così come rispetto il pensiero di Bianchini che non ha bisogno delle mie parole per essere difeso. Posso solo commentare sui commenti dei due che questo giornale ha un editore che, guarda caso, è lo stesso Aldo Bianchini. E solo questo dovrebbe essere sufficiente per far capire quanto democratico sia il suo pensiero nel pubblicare, comunque, i suddetti commenti nel rispetto assoluto della libertà di pensiero (purchè educato!!). Non so quanti altri editori pubblicherebbero commenti contro se stessi. Evidentemente il pensiero di Bianchini è stato male interpretato in maniera sbagliata. Un saluto a tutti e, soprattutto, un rimpianto per i due ragazzi che non ci sono più.

  4. Leggo molto spesso Dentrosalerno, e posso testimoniare il valore di Aldo Bianchini, che dirige egregiamente questo giornale. So di alcuni amici che vedono civili commenti cancellati, e questo rammarica. Francesco dice bene quando sottolinea che Bianchini accetta l commenti con critiche, allora perché non è così per tutti? Anch’io avrei qualche opinione da dire su politica, e altri fatti che mi piace leggere, ma quando mi sento raccontare di tanti commenti non pubblicati passa la voglia. Condoglianze alle famiglie dei due poveri ragazzi, che conoscevo di vista.

  5. Rispetto ad una mia cattiva interpretazone a cui accenna il sig.Francesco, rispondo che l’Italiano lo conosco bene e certe affermazioni del Sig. Bianchini sono inequivocabili:…”Addirittura il parroco del paese parla di un segnale dell’aldilà”…Mi vedo costretto ad ammettere la mia insicurezza a vivere in questo paese”…” Eccitazione generale e diffusa”…”Un’intera comunità di riversava verso le porte del cimitero…ecc..
    La libertà di opinione, caro Francesco, deve esserci ma deve rispettare quella degli altri e basarsi su dati certi . Siccome io vivo a Sassano, non accetto categoricamente che vengano divulgate inesattezze su fatti che pur potendo suscitare umanamente clamore, esigono innanzitutto verità. Ebbene testimonio che io ed altre 5000 persone al cimitero non c’eravamo di sicuro!Per non parlare poi dell’eccitazione generale e diffusa, ma diffusa dove? Generale per chi? In merito alla espressione “purchè educato”, da te usata, penso che amare la verità non sia segno di maleducazione, ma di lealtà!

  6. Concordo anche io su quanto detto da Antonella e Saverio,ed essendo cittadina di Sassano,e in un qual modo partecipe del terribile avvenimento, vorrei chiedere al Sig.Bianchini da chi ha avuto tutte queste false,orribili e ingiuriose affermazioni,le quali offendono,e provocano danno morale a tutta la popolazione.Come si permette di scrivere che “la bufala”(la telefonata partita dal cellulare del defunto,deposta insieme a lui nella bara) ha scatenato la corsa verso il lotto per le giocate sul 48, come impone la smorfia?(la sua forse),e ancor più grave che tra noi popolo sassanese è spuntata un’altra ipotesi della presenza di una terza auto?Ancor oggi tutti noi discutiamo sul fatto che si era a conoscenza dei problemi del dott.D’Angelo,delle reali o presunte denunce a suo carico(sta indagando la magistratura)e del fatto che,di conseguenza, si sarebbe potuta evitare questa strage.I giornalisti, guarda caso,questo non lo sapevano.E poi vorrei capire quali sarebbero state le sicure complicazioni,che avrebbero portato tutti verso il peggio,se non ci fosse stata “fortunatamente la lucidità e la freddezza” di alcuni.Comunque sarebbe cosa gradita pregare per le anime di questi due poveri ragazzi,e stare vicino nel miglior modo possibile alle famiglie.

  7. Non mi sono mai permesso di affermare che Lei, Antonella, non conosce l’italiano, non sono così scostumato. Quantomeno, però, Lei ha letto male qualche espressione di Bianchini (notoriamente giornalista controcorrente) che conosco giornalisticamente mentre ignoro la Sua posizione lavorativa e/o culturale. Dico questo perchè Lei nella foga aggressiva non ha fatto caso che “Paese” Bianchini lo ha scritto con la P maiuscola e, dunque, quando il paese si scrive con la maiuscola si intende la Nazione, cioè l’Italia e non certamente lo splendido paesino di Sassano. Difatti tutto il contenuto dell’articolo è innanzitutto rivolto alla Procura della Repubblica colpevole, secondo Bianchini, di aver ecceduto almeno in fretta nell’ordinare la riesumazione di una salma che se Lei avesse studiato diritto è un fatto assolutamente eccezionale e, comunque, da non decidere in poche ore senza il passaggio (pare che non ci sia stato!!) tecnologico della Telecom. Io non sono di Sassano come Lei e non conosco i fatti accaduti, certamente posso affermare che Bianchini non ha parlato (nel suo articolo)di “tutto il paese davanti il cimitero” ed ancor più certamente non ha messo minimamente indiscussione il fatto che potesse esserci anche Lei nelle decine di persone che, comunque, quel pomeriggio sono almeno transitate per il cimitero sostanndo davanti ai cancelli. Infine Bianchini, riferendosi all’eccitazione collettiva, ha letteralmente scritto che “…stava per coinvolgere un’intera comunità…” e non ha affatto affermato che la comunità era stata coinvolta. Poi Le dico un’ultima cosa, anche se avrei potuto fare benissimo a meno di dirgliela, ma gliela dico perchè dall’asprezza dei toni che utilizza mi rendo conto che è giovane e che avrà modo nel corso della sua lunga vita di “calpestare tanti e tanti sassi”, altro che camminare a mezza altezza.Ma vengo alla cosa che non volevo dirle. Io non sono di Sassano ma quel pomeriggio ero presente “dentro il cimitero” per un preciso compito istituzionale e proprio lì mi sono reso conto che solo grazie all’intervento del dott. Calandriello (come racconta il Bianchini -non so chi glielo ha detto!!!)dopo che erano volate alcune parole grosse anche contro gli inquirenti è ritornata la calma e tutto, poi, si è risolto nella Caserma dei Carabinieri. Addirittura Bianchini, con corretta deontologia, avanza anche l’ipotesi di una motivazione segretessima alla base della decisione della Procura, dando alla stessa Procura subito una chance di credibilità. Insomma, voglio dirle senza volermi ergere a docente che è sempre e comunque necessario riflettere prima di scrivere. Soprattutto è necessario farlo prima di parlare e di dare adito a chiacchiericci da bar e da bottega. Con la necessaria stima che, comunque, un giovane merita. La saluto cordialmente e le assicuro il mio allontanamento da questo forum; rimanendo attento lettore di questo quotidiano online.

  8. Con tutto il rispetto che ho nei confronti delle opinioni altrui, mi permetto di rispondere alle invettive fatte dalle Signore Pellegrino, prima cosa ci tengo a precisare che io l’articolo l’ho letto con tutta tranquillità e sopratutto non all’interno di un bar, laddove si sono dette anche tante altre cose, del tutto ingiuriose e diffamatorie nei confronti di una persona che, nel caso specifico non ha assolutamente alcun interesse se non quello di riferire fatti e circostanze che sono emersi dai primi giorni di indagini, con dichiarazioni ufficiali e indiscrezioni trapelate da chi svolge le indagini sia da una parte che dall’altra.
    Non è sicuramente depositario delle verità, ma il giornalista non fa altro che raccogliere informazioni, più o meno attendibili, che possono piacere oppure no, ma sono pur sempre informazioni che la libertà di stampa impone di divulgare.
    La questione delle intemperanze davanti al cimitero è un dato di fatto che è successo realmente, e che se lei, Sig.ra Antonella, ha la tranquillità di chiedere, può facilmente accertarsene, visto e considerato che nell’articolo sono stati fatti anche dei nomi.
    Scrivere soltanto delle piccole frasi estrapolate all’interno di un discorso globale, non mi sembra assolutamente corretto, dire che chi scrive arriva sempre dopo è pura demagogia, allora potrei benissimo rispondere dicendo che chi meglio di chi ha visto il medico entrare nei bar per bere, poteva, anzi doveva a quel punto denunciare a chi di dovere ciò che sapeva, quindi usare demagogia in questa circostanza è soltanto un modo meschino e subdolo per scaricare le colpe su chi ha gli attributi per scrivere ed esporsi in prima persona.
    Per finire aggiungo che semmai nell’articolo è stato fatto un riferimento ed una critica, è vero, ma è solo ed esclusivamente rivolto a chi deve comunque avere il controllo della situazione, quindi autorità, inquirenti, forze dell’ordine ecc., non assolutamente nei confronti della popolazione Sassanese, infine sul 48 Egregia Sig.ra Maria Antonietta, mi sembra soltanto una battuta, che forse poteva essere evitata, ma rimane pur sempre una battuta, che lei forse dall’alto della sua estrema ed infinita correttezza e serietà ha probabilmente frainteso.

  9. Innanzitutto l’asprezza dei toni non so se appartiene più a lei che a me, in secondo luogo questo gioco sottile di parole che lei ha filosoficamente riportato, non corrisponde a quanto scritto nell’articolo. Lascio ai lettori l’interpretazione, convinta che in un frase del tipo: Eccitazione collettiva che pervaso tutti”,ci sia poco da dover capire…Comunque i miei non sono pettegolezzi da bar,badi bene a quel che dice, ma la sola testimonianza di una cittadina residente a Sassano, testimone di una verità diversa da quanto scritto nell’articolo. Con questo la saluto, concludendo che non sono nè l’età anagrafica nè i titoli a garantire l’affidabilità di una persona, troppi esempi anche a livello nazionale dimostrano proprio il contrario!

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