A Lumezzane la vera Salernitana vendica la sconfitta dell’andata

               Maurizio Grillo

La Salernitana espugna Lumezzane con un netto e perentorio 1-3. Una prestazione super da parte degli uomini di Breda, dall’inizio alla fine della partita con il pallino del gioco in mano e con la voglia di portarsi sempre in avanti alla ricerca del gol, anche quando il doppio vantaggio consigliava di rintanarsi nella propria aria di rigore per difendere il prezioso risultato. Dopo l’iniziale spavento per il tiro di Pisacane sventato da Caglioni in tuffo, la squadra granata decide di premere il piede sull’acceleratore chiudendo gli avversari nella loro metà campo. Al quarto d’ora si raccolgono i primi frutti della pressione offensiva: Carrus disegna un preciso lancio per Ragusa che si vede ostacolato da Alberti, il quale, però, serve involontariamente il ben piazzato Fava che non ha alcuna difficoltà nel depositare in rete la più facile delle palle gol. I granata, non sazi dello 0-1, legittimano il vantaggio e Ragusa, vera spina nel fianco per la difesa di casa e capace di ubriacare con i suoi movimenti i due terzini avversari Alberti e Pisacane, manca la palla del raddoppio quando al 29′ viene fermato da Trini in uscita bassa su perfetta imbeccata di Fabinho. Il Lumezzane prova a rispondere con Ferrari che si vede respingere da Caglioni una sua conclusione da posizione defilata. L’attaccante di casa è il più attivo dei suoi assieme al compagno di reparto Inglese ed al 37′ porta la sua squadra ad un insperato pareggio: Bradaschia lo serve in posizione di fuorigioco e gli consente di fulminare Caglioni con un perfetto diagonale di sinistro. La Salernitana incassa il colpo e va vicina al nuovo vantaggio pochi istanti prima la chiusura di tempo con Ragusa che dopo un batti e ribatti in area vede carambolare la palla sul palo esterno. L’inizio di ripresa è folgorante per la Salernitana che dopo solo due giri di lancette si riporta avanti. Di Bello concede una generosa punizione per presunto atterramento di Ragusa ad opera di Dadson e Carrus sigla l’1-2 con una punizione magistrale che si spegne alle spalle di Trini dopo aver baciato la parte bassa della traversa. Il gol segnato dà una spinta in più alla squadra e facilita il compito degli uomini di Breda nella gestione della gara. Al 10′ Trini smanaccia in angolo una sventola di Carcuro destinata ad andare sotto la traversa e poco dopo arriva il terzo gol: Ragusa si invola in contropiede e serve Fava che, tutto solo al centro dell’area, batte Trini con un preciso destro sotto la traversa per il suo settimo gol stagionale. La doppietta del centravanti è la miglior risposta che il calciatore abbia potuto dare all’esclusione di Pagani e chiude definitivamente l’incontro. Il Lumezzane patisce il colpo e non riesce a impensierire granché Caglioni anche dopo l’ingresso in campo del pezzo pregiato Galabinov, in partenza verso Livorno secondo alcune voci di mercato. E’ invece la Salernitana a continuare a giocare. Ragusa fa il diavolo a quattro e la ciliegina sulla torta sarebbe un gol in grado di coronare al meglio una prestazione superba. Purtroppo il talento scuola Genoa non riesce ad arrotondare il punteggio, ma si guadagna di diritto la palma di migliore in campo. La gara si trascina così senza ulteriori sussulti e dopo quattro minuti di recupero Di Bello fischia la fine dell’incontro. Dopo la grande prestazione di oggi si è rivelato un grande punto a favore della Salernitana il rinvio deciso lo scorso 9 gennaio, giorno in cui la squadra sarebbe scesa in campo in formazione largamente rimaneggiata. Alla luce della bella striscia positiva di inizio 2011 vengono spontanei i rimpianti per quello che non si è fatto di buono nella prima parte del campionato quando si aveva fatto affidamento sull’esperienza dei senatori, rivelatisi poi la vera piaga della Salernitana.  Ah se Breda avesse deciso prima di mettere dietro la lavagna i giocatori più rappresentativi della squadra per privilegiare la linea verde che sta dando questi stupefacenti risultati… In casa granata è tutta un’altra musica da quando si è deciso di cambiare registro con l’anno nuovo. La Breda band si muove in campo in maniera armoniosa offrendo anche un buono spettacolo di gioco. Inoltre sembrano avere anche una maggiore unità d’intento gli interpreti che scendono in campo per mettere in pratica il nuovo modulo, un 3-4-3 sulla cui utilità ci si sta con il passare del tempo sempre di più ricredendo dopo i 7 punti raccolti nelle ultime 3 gare e l’equilibrio di gruppo raggiunto dal collettivo. Con il colpo gobbo di oggi, inoltre, mister Breda regala un dispiacere al vecchio compagno di squadra ai tempi del Genoa Nicola, mettendo a segno una vittoria esterna che nei numeri non si ricordava da quasi un anno (l’ultima vittoria fuori casa con tre gol segnati è datata 20 febbraio 2010: Torino – Salernitana 2-3). Si ritorna inoltre a timbrare il cartellino delle vittorie esterne conquistate in questa stagione (la vittoria lontano dall’Arechi mancava dal blitz di Ferrara contro la Spal per 1-2 dello scorso 10 ottobre), con Ragusa e Fava sugli scudi e veri mattatori dell’incontro e con un Carrus che finalmente gioca sugli standard prestazionali ai quali ci aveva abituato. I play off distano solo un punto e la squadra può davvero ricandidarsi per un posto nella post season, penalizzazioni permettendo.