Ministro Carfagna contro pubblicità offensiva per le donne

Oggi ho indetto una conferenza stampa per presentare la collaborazione con lo Iap, l’Istituto d’Autodisciplina Pubblicitaria, nel controllo e nel ritiro di tutte le pubblicità che, sui giornali o trasmesse dalle Tv, violino l’immagine e la dignità delle donne. Non si tratta di mettere in campo o prevedere alcuna forma di censura, che sarebbe in palese contrasto con la nostra Costituzione, ma di mettere un freno alla giungla, di avere la possibilità di intervenire direttamente e velocemente quando ci troviamo di fronte ad un messaggio sbagliato o pericoloso, come già avvenuto in passato, quando sul corpo delle donne sono stati giocati squallidi e volgari doppi sensi a fini pubblicitari. Sono certa, infatti, che i mezzi di comunicazione e il marketing possono avere un ruolo importante nella lotta contro gli stereotipi di genere, che sono preziosi alleati per valorizzare la figura femminile nella sua complessità e molteplicità e che possono contribuire a dare una immagine corretta del ruolo delle donne nella società. La pubblicità, soprattutto, è uno strumento che ha un fortissimo impatto sulla società civile, e la qualità giova anche ai messaggi migliori, perché quando la diffusione di una campagna promozionale viene bloccata perché in contrasto con il codice di autodisciplina, i media rifiutano la pubblicità stessa e ciò ha un effetto deterrente ed inibitorio che tutela i consumatori ed interviene prima dell’eventuale sanzione pecuniaria. Il tutto, grazie all’accordo con Iap firmato oggi, avverrà in tempi molto brevi, massimo 48 ore, e a costo zero. Sono particolarmente soddisfatta di questo accordo, perché interviene concretamente, con i fatti, a tutela delle donne e della loro dignità. Ed è per questo che invito chiunque si trovi dinanzi ad una pubblicità violenta, discriminatoria, volgare, a segnalarcela via e-mail all’indirizzo serep@pariopportunita.gov.it