Anav: dalla Regione niente fondi per le rimesse di ottobre e novembre, a rischio stipendi di gennaio

Continuano gli effetti negativi che a valanga stanno mettendo in ginocchio il settore dei trasporti locali in regione Campania e nella provincia di Salerno. Dopo i tagli ai finanziamenti e ai chilometri di servizio programmati dalla Regione, il persistente ritardo nei pagamenti delle rimesse al settore mette ora a rischio anche gli stipendi dei lavoratori. All’appello delle casse delle aziende private di trasporto locale mancano ancora le rimesse relative ai mesi di ottobre e di novembre. E cioè circa 10 milioni di euro per la sola provincia di Salerno, e quasi 60 sul territorio campano. «Se la situazione non si sblocca entro la fine di gennaio – ha sottolineato Simone Spinosa, presidente dell’Anav Campania – c’è il serio rischio che le aziende, vista la continuata assenza di liquidità a cui spesso sopperiscono di tasca propria, non possano pagare gli stipendi di gennaio per i propri lavoratori. O, nella migliore delle ipotesi, di poter concedere solo un acconto inferiore al 50% dell’importo dovuto. E questo non si sa per quanto tempo. Così si paralizza l’intero comparto». Ma la crisi finanziaria che si affaccia sempre più minacciosa per le aziende di trasporto riguarderà presto anche altri fronti. «Insieme all’impossibilità di pagare i lavoratori – ha aggiunto Spinosa – ci sarà anche l’impossibilità di pagare i fornitori ed il carburante, con la possibilità assurda che un intero settore si blocchi non per mancanza di richiesta di servizio, ma perché la Regione non versa quanto spetta».Ai tagli alle risorse, infatti, si aggiungono altre entrate che il settore non ha avuto: mancano ancora i fondi per gli adeguamenti contrattuali del secondo semestre del 2010, che le aziende hanno già regolarmente versato all’inizio del 2010, ma che non sono più ritornati nelle casse, mancano i fondi che il Governo ha già distribuito regione per regione in merito alle accise sul carburante. Per la Campania, solo per il mese di dicembre, sarebbero dovuti arrivare 21 milioni di euro. «In tutto questo – ha ribadito il presidente dell’Anav Campania – ci viene detto che sembra che i fondi che spettano al settore, e cioè quelli dell’ex fondo nazionale per i trasporti, siano stati in parte già intercettati per risollevare il settore delle farmacie private. Si tratterebbe di 70 milioni di euro che, sebbene destinati ai trasporti, se ne andrebbero per cause che con i trasporti non hanno niente a che vedere».Intanto la contestata delibera di Giunta n. 964 dello scorso 31 dicembre (allegata al presente comunicato) è stata pubblicata sul Burc lo scorso 24 gennaio, diventando, di fatto, operativa. Cosa che conferma una percentuale di tagli del 23% delle risorse, ed il rischio licenziamento per 350 lavoratori in provincia di Salerno, e 3mila nell’intera regione. «La Campania ha portato a casa il primato indiscusso per l’entità dei tagli alle risorse del settore. Il prossimo punto della situazione in regione – ha concluso Spinosa – sarà fatto entro marzo. Vetrella ha detto che se si trovano le risorse si procederà ad una modifica della delibera, altrimenti sarà applicata esattamente come è adesso». L’Anav è un’associazione di imprese di trasporto passeggeri con autobus, che nasce dalla fusione fra Anac ed Enat, le due associazioni di categoria con la più ampia rappresentatività fra le imprese italiane del settore che si riconoscono nel sistema di Confindustria. In Campania, sono 41 le aziende di trasporto riunite sotto la sigla dell’associazione, mentre in provincia di Salerno 26.