Salerno: Caro Landolfi ti scrivo…lettera aperta al segretario provinciale Pd

Aldo Bianchini

Caro Landolfi ti scrivo queste poche righe…. Comincerebbe proprio così una lettera ad un amico. In questo caso, però, a scrivere è un giornalista che è semplicemente un conoscente, e non un amico, del segretario provinciale del PD. Persona eccellente che rispetto in maniera decisa e convinta perché, al di là del suo schieramento, la ritengo sinceramente al di sopra di ogni sospetto e la annovero tra i “pochi intellettuali” prestati ad un partito politico che, nel caso specifico della provincia (meglio sarebbe dire della città!!) di Salerno si rispecchia essenzialmente nella figura di Vincenzo De Luca. La sua ultima uscita pubblica sul presunto “tavolo verso se stessi” non mi è piaciuta. E lo dico senza falsi infingimenti, sicuro come sono di non poter essere additato come un giornalista colorato avendo avuto, lungo tutta la mia esistenza, soltanto un colore ed un odore: quello socialista, che purtroppo non c’è più. Avevo già fatto, nel novembre scorso, qualche precisazione in merito al vergognoso manifesto con il quale si accusava la Provincia di pagare le “tv”. Avevo assistito, senza porre domande e senza scrivere approfondimenti, alla penosa e malinconica conferenza stampa (fatta in provincia con strutture e soldi pubblici!!) in cui per puro spirito polemico il PD condannava l’Ente Provincia reo di non concedere un agevole accesso agli atti e di non aver fatto nulla rispetto al passato, ritenendo il fatto un semplice esercizio muscolare. Per quanto attiene il “tavolo verso se stessi” non riesco proprio a vederci niente di “ridicolo” se un assessore provinciale chiama a raccolta i veri consiglieri regionali per concordare le mosse verso una regione che sarà pure dello stesso colore ma che sempre Regione è, con tutte le sue ramificazioni di interessi e di tutela del territorio. Quante infinite volte la DC delle regioni, delle province o dei comuni protestava contro il “governo centrale” a guida DC, quante infinite volte comuni, province e regioni a guida di sinistra hanno protestato contro i governi centrali di sinistra. Le volte non si contano perché fa parte di un gioco normale della politica a difesa del territorio; dovremmo essere, quindi, contenti quando ciò accade e non addirittura indignati come se le singole maggioranze implodessero contro se stesse. Quando ciò accade è sempre un segnale di democrazia e mai di autarchia. Questo Landolfi lo sa benissimo, anzi sicuramente potrebbe insegnarmelo. Ma ciò nonostante non riesce ad essere lucidissimo, almeno nelle ultime circostanze testè citate. Per le tv pagate dalla provincia lo invitai a prendermi come consulente per potergli non spiegare ma soltanto suggerire come vengono portate avanti le procedure per finanziare la tv di stato, pardon la tv di città che egli ben conosce. Non mi ha risposto. Gli vorrei ricordare che se alla Provincia l’accesso agli atti non è agevole in Comune è addirittura impossibile (tranne che per me, lo riconosco; ma io ho una talpa!!); con ansia attendo una risposta illuminante al contrario. Per quanto attiene il problema del “tavolo verso se stessi” vorrei ricordargli che proprio l’altra sera a Salerno è stata celebrata la santificazione di “un modello salernitano” di protezione civile (c’era anche l’assessore comunale De Pascale!!) per aver risolto in soli 33 giorni il problema dell’acqua per 385mila cittadini salernitani e che lo stesso governatore Caldoro ha spronato gli amministratori provinciali a chiedere con forza i fondi necessari al governo centrale. Ebbene dopo tutto questo Landolfi scrive: “Questi signori siano conseguenti con il fatto che non ottengono risultati e le risorse minime dovute. Sanno solo obbedire. E’ una tragica farsa”. Bene caro Nicola, la farsa sarà anche tragica ma non spetta a me dire il contrario; il problema consiste nel fatto che “questi signori” tra tempeste d’acqua e alluvioni sono riusciti a ridare l’acqua ai salernitani senza che la gente facesse le barricate per strada come qualcuno sperava. Questa la verità, come capisco anche che il risultato di ridare l’acqua ai salernitani non l’ha conseguito De Luca perché altrimenti a Salerno sarebbe arrivato non soltanto il Governatore ma “Cristo in persona” (senza alcuna offesa per Gesù!!) e saremmo stati costretti a subire l’inaugurazione di tutti i rubinetti, uno per uno, dell’intera città e di buona parte della provincia. Non me ne voglia, però, il bravo Landolfi io faccio il giornalista.

2 pensieri su “Salerno: Caro Landolfi ti scrivo…lettera aperta al segretario provinciale Pd

  1. Caro Bianchini,

    perchè qualche volta non parla anche del grand trombato Alfredo D’Attorre?

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