Salerno: “Dal tubo catodico al tube”

Maurizio Manzo

Ieri pomeriggio presso il salone “A. Genovesi” Camera di Commercio s’è tenuto il primo dei cinque incontri, relativi al messaggio del Santo Padre per la 45a “Giornata mondiale delle comunicazioni sociali”. Alla presenza del folto e qualificato pubblico, con la moderazione di Emilio Polverino, direttore Tele-Diocesi Salerno, ha dato inizio ai lavori S.E. Mons. Moretti, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, che ha evidenziato l’enorme difficoltà di conciliare le plurime fonti di comunicazione con l’organico assetto della fruibilità delle notizie scaturenti, ricordando che Gesù agli Apostoli conferì il primo mandato di comunicazione. Ha rilevato che la Chiesa accusa un ritardo rispetto a questo moderno e compulso mondo delle comunicazioni, però ponendo sulla persona l’arbritrio. In prosieguo ha introdotto i lavori don Doriano De Luca Incaricato regionale CEC, che ha posto in evidenza l’importanza del messaggio del Santo Padre, da cui consegue l’impegno e lo studio della problematica annessa con la ricerca di soluzioni possibili; a tal fine il convegno regionale da la stura a tale missione, convegno che partito da Salerno, in un percorso itinerante, sarà ospitato nelle altre provincie della Campania concludendo i lavori a Napoli il 24 gennaio, giorno in cui, tra l’altro, si festeggia San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e non ha caso tale scelta. Ha relazionato con approfondimenti vari Massimo Milone, quale Direttore dei servizi giornalistici di RAI-Napoli, che ha tracciato un quadro inquietante, per certi aspetti, della miriade di fonti di comunicazione, di cui è impossibile controllare il loro operato, per la certezza della fonte, per la della veridicità delle notizie, ecc.- Milone ha riferito che ogni giorno nasce nel Web, una nuova TV, Giornale, Blog, ecc.; questo, a suo dire, auspica l’intervento del Legislatore Europeo al fin di dare una regolamentazione della materia, seppur sarà ardua la riuscita data la globalizzazione imperante. Interessante l’intervento del Prof. Lucio D’Alessandro Preside della facoltà di Scienze della Comunicazione “Suor Orsola Benincasa”, il quale con un’ottica tendente all’ottimismo, pur rimarcando tutte le problematiche relative all’infinita, inesauribile, incontrollabile, proliferazioni di fonti di comunicazione, ha proposto una soluzione che rivoluziona lo status della comunicazione, ponendo al centro di essa la persona con il suo bagaglio culturale, etico, morale, educativo. Infatti l’unico controllore contro l’inarrestabile ondata di piena di notizie e l’essere umano, che saprà discernere per il meglio. Quindi l’impegno delle forze sociali, religiose, istituzionali, deve tendere alla formazione della persona più che porre un freno alla comunicazione. La censura, fine a se stessa, è stata un’arma già usata ed oggi si può dire che a creato più barbarie che civiltà, concludendo che ben vengano le più svariate forme e tecnologie di comunicazione, sempreché la persona ne sappia fare buon uso, tal fine tutto il sistema sociale si deve impegnare in questo progetto evolutivo.