Regione: Pica a sostegno delle Comunità Montane

 La imminente discussione del Bilancio della Regione Campania per l’esercizio finanziario 2011 ripropone, per l’ennesima volta, la questione tuttora aperta delle Comunità Montane a causa della previsione largamente insufficiente di risorse economiche necessarie invece a garantire in primo luogo il mantenimento dei livelli occupazionali. È questo l’allarme lanciato dal Consigliere regionale Donato Pica che in una missiva all’indirizzo del Presidente nazionale dell’UNCEM, Enrico Borghi,  chiede un suo intervento urgente con il presidente Caldoro e con l’assessore Amendolara.“All’azione dei Consiglieri regionali che sarà costante e determinata, mi permetto di richiedere un Suo autorevole intervento con il Presidente della Giunta e con l’Assessore Regionale all’Agricoltura per richiamare alla loro attenzione gli impegni già assunti in conseguenza sia del documento all’epoca sottoscritto da tutti i gruppi politici presenti in Consiglio regionale che della recente sentenza della Corte Costituzionale”. È questo l’invito accorato che il Consigliere Pica rivolge al Presidente Borghi. Nella missiva il Consigliere Pica prosegue con un invito alla responsabilità istituzionale: “La responsabilità istituzionale impone comportamenti corretti e chiaramente riscontrabili, coerenti con i dettati normativi e con le disposizioni statutarie che riconoscono dignità e ruolo agli Enti Montani – sottolinea Pica che aggiunge – in tale contesto, è certamente auspicabile un diverso inquadramento legislativo delle Comunità Montane attraverso un riordino delle competenze e l’attribuzione di precise funzioni a supporto dei piccoli Comuni nella gestione associata dei servizi e nell’espletamento dei compiti essenziali di protezione civile e di tutela ambientale”. Un invito quindi alla definizione urgente di un serio processo di decentramento amministrativo che riesca ad inquadrare con esattezza e senza sovrapposizioni la vocazione specifica di ciascun Ente di riferimento della Regione Campania senza dimenticare l’urgenza di assicurare per il corrente anno 2011 il normale ed ordinario funzionamento degli Enti stessi.