Pagani: De Prisco risponde agli attacchi di Falcone

Ho appreso, con non poco stupore, dagli organi di stampa, attacchi personali rivolti alla mia persona dal Portavoce del “Movimento Civico per la città” Riccardo Christian Falcone, il quale mi avrebbe tacciato di “immoralità” e di “poca presenza nella mia azione amministrativa”. In primo luogo, vorrei fare presente che la mia poca esposizione mediatica non è sinonimo di poca attività amministrativa, che è costante e quotidiana, ma è una scelta ponderata ed inerente alla delega che svolgo. Per il resto, non ho mai fatto né voluto fare propaganda sulla vicenda “Piazza Corpo di Cristo”. Ho solo dimostrato il mio dissenso verso il cambiamento del nome sin dal primo momento. Questo mio disappunto non va letto come ostracismo alla memoria dell’avvocato Torre o alla sua famiglia. Riccardo Falcone ben ricorderà la mia partecipazione alla manifestazione indetta da Libera nella città di Bari, presenza che dimostrava la vicinanza della comunità paganese e dell’amministrazione comunale alle famiglie Esposito Ferraioli e Torre. Né è mai mancato il mio voto alle delibere di patrocinio del Premio. La verità è che, ancora una volta, c’è chi vuole ergersi a paladino della moralità e costruire le sue fortune elettorali sul professionismo dell’antimafia e dell’anticamorra nel solco della tradizione pseudo-comunista paganese. Mi meraviglia che Falcone, portatore del “verbo” e della “verità” della comunità paganese, non abbia percepito le vibranti proteste dei cittadini sulla scelta di cambiare il nome a Piazza Corpo di Cristo. Evidentemente, si sarà fatto coinvolgere troppo dal suo ruolo di direttore tecnico del Premio Internazionale per l’impegno civile “Marcello Torre”, palesando un conflitto d’interessi. Né l’ho sentito indignarsi alla notizia di alcuni arresti domiciliari che hanno causato sconforto e disperazione per tanti lavoratori paganesi di cui lui era stato riferimento elettorale. Il Sottoscritto ha fatto della buona fede, della correttezza e della legalità un suo stile di vita, che non ha bisogno di mostrare mediaticamente a momenti alternati, né tanto meno avendo paura di contrastare alcune scelte “politically correct”. Sono pronto ad ogni forma di confronto senza remore e timore alcuno. D’altro canto di tutto il resto me ne frego.

L’Assessore Raffaele Maria De Prisco