Almeno un sacerdote esorcista sia presente in ogni diocesi

don Marcello Stanzione

Tutti i sacerdoti ed i diaconi della diocesi di Agrigento in Sicilia sono riuniti in questi giorni per un convegno sulla pastorale antioccultistica che vede come relatori Fra Benigno Palilla, esorcista di Monreale, padre Francesco Bamonte,esorcista di Roma e mons. Renzo Lavatori, insigne demonologo e angelologo. Nel NT Gesù scaccia i demoni con la potenza della sua parola (Mc 4, 25-26), in virtù della potenza dello Spirito di Dio che è in lui (Mt 12, 22-32), detto anche dito di Dio (Lc 11,20), imponendo le mani (Mc 5, 32). I suoi discepoli ricevono da Cristo il potere di scacciare il maligno (Mt 10,7), e la riuscita dipende dalla potenza della parola di Cristo e dalla fede in lui (la preghiera e il digiuno: Mc 9, 28-29), con l’imposizione delle mani (Mc 16,18). Tertulliano attesta anche il gesto dell’insufflazione. La Tradizione Apostolica aggiunge segni sulla fronte, sulle orecchie e sul naso. Lattanzio, nel IV secolo, attesta il segno della croce unito all’invocazione del nome di Cristo. Tra il III e il IV secolo vengono introdotti tutti gli elementi del rito degli esorcismi caratteristici della liturgia romana sino ad oggi. Tra i rituali di esorcismi più importanti bisogna menzionare quello in uso fino all’attuale De exorcismis, vale a dire il rituale di Paolo V del 1614 contenuto nel titolo XII: De exorcizandis obsessis a demonio del Rituale Romanum. In quest’ultimo «i vari gesti, letti alla luce delle formule che li accompagnano – pur influenzati indubbiamente dalla cultura franco-germanica dell’alto Medioevo e da una visione pessimistica della realtà creata considerata sotto il potere di Satana – si caratterizzano chiaramente per il riferimento alla vittoria di Cristo sul demonio e l’implorazione dello Spirito Santo che attua nel presente la sua vittoria pasquale e prende il posto lasciato libero dallo spirito del male». Fra Benigno al corso di aggiornamento pastorale di Agrigento ha lanciato un appello a tutti i vescovi d’Italia affinché di fronte al dilagare dell’esoterismo, dell’occultismo e del satanismo, nomino almeno un esorcista per ogni diocesi.  

Un pensiero su “Almeno un sacerdote esorcista sia presente in ogni diocesi

  1. Nell’interessante libro ” Il Diavolo ” di mons. Balducci , Piemme Editore mi par di ricordare fosse citata una disposizione o almeno una forte indicazione acchè ogni Vescovo nominasse un Esorcista per Diocesi.
    Peraltro la preghiera di S.Michele Arcangelo (defende nos in proelio)pare troverà a chiusura liturgia una sua collocazione , un pò come fece papa Leone XIII.
    Mons.Balducci, demonologo di chiara fama, scriveva sempre che la più grande indidia del Diavolo era quella di far credere che non esistesse. Ci ho sempre pensato sù.

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