Salerno: l’assessore Calabrese replica alla bocciatura di Feola

Ho appreso nei giorni scorsi di una etichettatura e di una presunta bocciatura della mia persona da parte dell’Assessore provinciale ai LL. PP. Marcello Feola. In un primo momento ho ritenuto di non replicare alle sue dichiarazioni, visto che non è nuovo ai fiumi di parole, successivamente però, mi sono reso conto di avere l’obbligo di alcune precisazioni nei confronti non dell’Assessore provinciale, ma dei cittadini di Salerno. In relazione alla etichettatura datami preferisco sorvolare, non senza sottolineare l’ennesima caduta di stile dell’etichettante. Rispetto alla presunta bocciatura, invece, mi preme chiarire che non sono iscritto ad alcun corso di “pediatria politica” e non ho sostenuto l’esame di “puerilità della negazione“, materia in cui evidentemente il “professore provinciale” eccelle, considerato che dopo quasi due anni dall’insediamento della Giunta Cirielli, non ha trovato di meglio da fare se non tentare di ascriversi il merito di opere pubbliche deliberate e finanziate dall’Amministrazione precedente. Da quanto rappresentato, ne deriva l’impossibilità di una mia bocciatura da parte di chi si è proclamato esaminatore. Probabilmente il “prof.” in un momento di confusione mi ha scambiato con un’altra persona, può capitare, soprattutto quando le occasioni di “distrazione” non mancano. Ad ogni modo, se può essere utile a tranquillizzarlo, anche il bis Presidente Cirielli – con i suoi tanti impegni – ha manifestato qualche difficoltà nel ricordare il mio nome. Del resto, come si fa a non distrarsi a Palazzo Sant’Agostino, dove nella Sala della Giunta si organizzano iniziative per “incontrare amici e sostenitori”, magari in futuro trasportati sul posto da un autobus recante sulla fiancata e in bella mostra il nome di un Assessore provinciale.In merito poi, all’accusa di non rispettare le pronunce dei giudici quando queste non vanno a genio, Feola farebbe meglio a guardare all’interno del PDL cominciando dal vertice per finire ai livelli locali. Inoltre, se guarda bene non avrà difficoltà a trovare – tra coloro che ricoprono incarichi di partito e istituzionali – indagati, imputati e condannati, la cui differenza dovrebbe spiegare a qualche satrapo a lui vicino. La mia cultura giuridica è altra e non si piega di certo alle convenienze del momento. In conclusione, Feola continua a riservarmi parole più che pensieri, svelando come principi e principati servano solo a mascherare dei principianti.

                                                                                                                                                           

                                                                              avv. Gerardo Calabrese

                                        Assessore alle Politiche Ecologiche ed Ambientali

                                                                               Comune di Salerno