Dal Salento plauso agli autonomisti salernitani insieme per l’autodeterminazione

L’iniziativa autonomista del presidente Edmondo Cirielli non è l’unica in Italia. Tra le varie istanze popolari che chiedono la giusta attenzione nei confronti di importanti realtà territoriali che soffrono il centralismo dei rispettivi capoluoghi di regione c’è anche quella che parte dal Salento (province di Lecce, Brindisi e Taranto), che vuole costituirsi in una regione autonoma. Così come per l’iniziativa relativa alla costituzione della regione del Principato di Salerno, anche la nostra iniziativa può definirsi in “fase avanzata”. Se infatti per la Provincia di Salerno sono stati 59 i consigli comunali a deliberare ai sensi dell’articolo 132 della Costituzione, da noi, nelle tre province interessate dalla nascita del nuovo ente, sono stati 64 i comuni a dare il via libera alla consultazione popolare. Lo scorso 20 dicembre tutta la documentazione è stata presentata presso il competente ufficio della Corte di Cassazione che dovrà esprimersi sull’ammissibilità del referendum in un momento in cui i cittadini sono sempre più privati delle loro facoltà democratiche e da più parti si chiede un loro maggiore coinvolgimento alla “cosa” politica. Da qui nasce il bisogno, a mio avviso, di un’azione sinergica tra i territori che rivendicano la sacrosanta autonomia e quindi anche da parte del Salento e della provincia di Salerno, in questo momento all’avanguardia in Italia nella tutela del principio della sovranità popolare e dell’autodeterminazione dei popoli. Mi auguro quindi che la voce dei salernitani unita a quella dei salentini possa contribuire a dare maggiore consistenza alle rispettive rivendicazioni per poter fare arrivare forte il seguente messaggio a Napoli a Bari e infine a Roma. La volontà popolare non può continuare ad essere ignorata.

 Paolo Pagliaro

Presidente Movimento Regione Salento

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