Salerno: Pdl, Stasi scrive alle autorità sulle Progressioni Verticali

 Al Presidente della Repubblica On.le Giorgio Napolitano

e p.c. Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Servizio programmazione assunzioni e reclutamento – c.a. dott. Antonio Naddeo Corso Vittorio Emanuele II Al Ministro per le Pari Opportunità On.le Mara Carfagna Largo Chigi, 19 00187 Roma

Alla Corte dei conti di Napoli Sezione Autonomie Via Piedigrotta, 63 80122 Napoli

Mi chiedo se il Paese in cui vivo è un Paese normale. Mi chiedo se è normale un Paese in cui ogni TAR ed ogni Corte dei Conti emettono sentenze contrastanti tra loro su un argomento, qual è quello delle Progressioni Verticali, la cui disciplina è dettata direttamente e chiaramente dal legislatore. Nonostante i numerosi inviti da me rivolti al Segretario Generale, ai Dirigenti ed al Sindaco del Comune di Salerno (nonché al TAR di Salerno che ha sentenziato l’inammissibilità del mio ricorso)  a non dar corso alle progressioni verticali perchè illegittime, questi signori,  cullandosi del fatto che alcuni Tar, ultimo quello dell’Umbria, hanno affermato che sono ancora possibili alla vecchia maniera tali progressioni,  hanno portato avanti tali concorsi e stanno procedendo, in questi giorni, alla firma dei relativi contratti. Le molteplici ed uniformi deliberazioni delle sezioni regionali della Corte dei conti, della Sezione Autonomie, la chiarificatrice decisione del Tar Calabria, 23 agosto 2010, n. 914 e la sentenza della Corte Costituzionale 3 maggio 2010 n. 169, che hanno sentenziato l’illegittimità delle progressioni verticali fino al 31.12.2010, non hanno minimamente scalfito la loro arroganza nel doverle portare a termine ad ogni costo.  La stessa nota del 7 novembre 2010, n. 172577, che il dott. Antonio Naddeo, Capo del Dipartimento della Funzione Pubblica, ha fatto pervenire, dietro richiesta, al Comune di Salerno, è stata male interpretata dal Segretario Generale e dagli stessi dirigenti che hanno creduto poter effettuare tali concorsi nel rispetto della legge. Tutt’altro.  Recita, infatti,  testualmente la nota del Dipartimento: “ si richiama il contenuto del comma 1, dell’art. 24 del d.lgs 150/2009: ai sensi dell’articolo 52, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001, come introdotto dall’articolo 62 del presente decreto, le amministrazioni pubbliche, a decorrere dal 1° gennaio 2010, coprono i posti disponibili nella dotazione organica attraverso concorsi pubblici, con riserva non superiore al cinquanta per cento a favore del personale interno, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assunzioni. Sull’argomento si sono già espressi la Corte dei conti, Sezione autonomie, con deliberazione n.10/SEZZUT/2010 del 29 aprile 2010, ed il T.A.R. di Reggio Calabria, Calabria sez. I, con sentenza del 23 agosto 2010, n. 914. I due pronunciamenti affermano principi importanti in materia. Per un più puntuale indirizzo, questo Dipartimento adotterà linee generali mediante apposita circolare”. Ebbene la citata deliberazione della Corte dei conti sostiene che le norme del d.lgs 150/2009 concernenti le progressioni di carriera sono immediatamente applicabili negli enti locali a decorrere dal 1° gennaio 2010, senza necessità di adeguamento al contesto ed alla regolamentazione locale. Pertanto le selezioni verticali, a prescindere se siano state già programmate o meno, non possono più essere effettuate a partire dall’entrata in vigore del decreto, che occorre rammentare si fa’ carico di una ormai consolidata giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione che hanno di fatto equiparato la mobilità verticale a nuovo accesso prevedendo procedure uniformi. La sentenza del T.A.R. Reggio Calabria spiega, invece,  come la necessaria interposizione del regolamento di organizzazione per adeguare gli ordinamenti locali (da effettuare entro il 31/12/2010) non vale a rendere legittime le progressioni verticali in base alla mera inerzia nell’adeguamento. Dunque, è evidente che la nota fatta valere dal Comune per lo svolgimento dei concorsi   non autorizza assolutamente tali progressioni che sono, perciò,  da considerarsi del tutto illegittime. Resto, pertanto, in attesa  di un Suo autorevole, definitivo ed univoco  intervento.  Solo così  tanti giovani laureati  e disoccupati possono  tornare a sperare in un posto di lavoro che il Comune di Salerno, volendo o nolendo, dovrà assegnare loro mediante un concorso pubblico. Mi piace ricordare, a proposito di questi giovani,  una parte del messaggio di fine anno che Lei, Signor Presidente,  ha loro dedicato: “ Se non apriamo a questi ragazzi nuove possibilità di occupazione e di vita dignitosa, nuove opportunità di affermazione sociale, la partita del futuro è persa non solo per loro, ma per tutti, per l’Italia: ed è in gioco la democrazia”.  Senza un suo autorevole intervento sulle succitate progressioni verticali , Sig, Presidente, il futuro dei nostri giovani è già segnato. Per questi, per tutti, per l’Italia: ci dia una risposta! Molto cordialmente

 Il Consigliere Comunale di Salerno

 Pietro Damiano Stasi