Salerno: Cisl, attacco alla Provincia “Sul tavolo anticrisi solo bugie”

Il 2011 si apre nel segno delle polemiche tra la Cisl Salerno e la Provincia di Salerno. Il sindacato di via Zara non ha gradito le affermazioni fatte, ventiquattro ore dopo il consiglio generale di fine anno dell’organizzazione cislina, dal vicepresidente della Provincia, nonché assessore alle Politiche del lavoro, Anna Ferrazzano, in merito al tavolo anticrisi. E a rispondere al numero due di Palazzo Sant’Agostino ci pensa il massimo rappresentante della Cisl salernitana, Giovanni Giudice, che non le manda a dire all’esponente politico del Pdl locale: “Quanto è stato dichiarato dalla signora Ferrazzano non corrisponde a verità e pertanto questo è molto grave. Sono stato accusato di aver omesso intenzionalmente l’istituzione del tavolo anticrisi, ma quando la Provincia l’ha creato quali organizzazioni sindacali sono state invitate?”, chiede in modo provocatorio Giudice. “La Cisl, e credo anche gli altri sindacati confederali, non hanno notizia di questo tavolo, su cui l’Ente di Palazzo Sant’Agostino, secondo quanto detto dalla dottoressa Ferrazzano, si è impegnato per favorirne il coordinamento. Tutto questo non corrisponde a verità. Non è stato creato alcun tavolo anticrisi perché nessun sindacato sa, al momento, della sua esistenza. Non permetto a nessuno di giudicare il nostro atteggiamento “strumentale e fazioso”. La Cisl, da sempre, attraverso la concertazione ha operato sempre nel bene dei lavoratori non prestando mai il fianco a giochi di potere o scambi di favori. Quanto detto dalla dottoressa Ferrazzano non offende soltanto il sindacato che mi onoro di guidare a livello provinciale, ma anche tutti i lavoratori della provincia, costretti a tirare la cinghia anche in queste festività natalizie. Può passare anche accusare  noi della Cisl, ma giocare sulla pelle dei cassintegrati, dei pensionati dei lavoratori in mobilità e dei giovani in cerca di occupazione è da irresponsabili”. Giudice è un fiume in piena e non le manda a dire all’Amministrazione Cirielli: “Purtroppo la Provincia di Salerno ascolta i sindacati solo quando scendono in piazza e bloccano le strade. Questo, invece, non avviene mai quando la richiesta di un confronto pacato e civile avviene mediante i canali istituzionali. In questo lasso di tempo non vorremmo aver interpretato che per farci ascoltare da chi governa le istituzioni dobbiamo mettere in atto forme di protesta più incisive ed eclatanti”. Un anno che si preannuncia molto caldo per la Cisl, con Giudice che poi sposta il tiro sul discorso elezioni: “A marzo si rinnoveranno molti consigli comunali della nostra provincia. I politici tra qualche giorno scenderanno in campo per chiedere al popolo il consenso. Ma credo che prima di chiedere vada dato qualcosa ai lavoratori in difficoltà. C’è bisogno di un segnale importante per metterci alle spalle questa crisi. Per questo chi ha la pretesa di volersi candidare a sindaco in uno dei Comuni dove si andrà al voto ha l’obbligo di venirsi a confrontare con il sindacato e i tutti lavoratori. Questo, ovviamente, vale anche per la dottoressa Ferrazzano, la quale ambisce alla carica di sindaco nella città di Salerno. Chi non verrà a parlare con noi non venga a chiedere alla Cisl e ai suoi lavoratori sostegno negli ultimi giorni di tornata elettorale. Ci aspettiamo una campagna fatta di proposte concrete e non basata su sterili polemiche”.