Ariano Irpino: disfida del soffritto

La proposta è partita dall’Assessore all’Agricoltura del Comune di Ariano Irpino, Nicola Castagnozzi in quale, vista la valenza culturale oltre che turistico- gastronomica dell’evento, ha candidato il Tricolle ad essere sede stabile della Disfida del soffritto del maiale. Tale disponibilità è stata accolta con grande favore da Franco Archidiano, Fiduciario della Condotta Irpinia Colline dell’Ufita- Taurasi, presente alla conferenza stampa di presentazione della IV edizione della Disfida, in programma il 5 e il 6 marzo ad Ariano, città vincitrice dell’ultima edizione. L’incontro con le testate giornalistiche è stato aperto dal Sindaco, Antonio Mainiero, il quale ha ringraziato la stampa e Slow Food per la presenza. Ha avuto parole di elogio per l’evento in quanto, pur non avendovi preso parte nelle edizioni precedenti ne ha sentito parlare, anche dai colleghi sindaci, in maniera lusinghiera. E’ stata poi la volta dell’Assessore all’Agricoltura, Nicola Castagnozzi che ha sottolineato la valenza dell’evento e quindi lo spirito con cui l’Amministrazione ha accolto l’invito di Slow Food. La Disfida, infatti, vedrà la partecipazione di 14 comuni tra l’Irpinia e la Daunia: Ariano Irpino, Ascoli Satriano, Paternopoli, Candela, Grottaminarda, Orsara di Puglia, Flumeri, Faeto, Taurasi, Pietra Montecorvino, Teora, Roseto Val Fortore, Montecalvo Irpino e Celenza Val Fortore. Dunque una grande occasione, secondo Castagnozzi per rinsaldare le sinergie e i rapporti istituzionali di Ariano e il suo comprensorio con la vicina Puglia, ed ha anche auspicato l’apertura alle realtà del beneventano. “Tramandare le nostre origini- ha affermato l’Assessore- la nostra cultura, alle nuove generazioni riproponendo un rito che si consumava in tutte le famiglie quale quello di ammazzare il maiale significa far capire loro come attraverso queste tradizioni si creassero occasioni per rafforzare la solidarietà e unire le comunità”. L’Assessore alle Attività Produttive, Manfredi D’Amato ha evidenziato come l’evento possa rappresentare un momento di promozione per i diversi salumifici presenti ad Ariano e in valle Ufita che già si stanno conquistando una buna presenza sul mercato e che, attraverso la vetrina  offerta dalla Disfida del soffritto, potranno godere di un ottimo ritorno d’immagine. Franco Archidiacono, prima di entrare nei dettagli dell’evento, ha voluto, a nome di tutta  Slow Food, ringraziare il Comune di Ariano Irpino: “Voglio sottolineare un elemento a mio avviso fondamentale- ha dichiarato il fiduciario della Condotta Irpinia Colline dell’Ufita, Taurasi- la disponibilità trovata nell’Amministrazione, nel Sindaco Mainiero,  negli assessori Castagnozzi e D’Amato, in un periodo in cui è difficile incontrarsi, è difficile anche parlarsi, per manifestazioni che hanno di per sé un carattere squisitamente culturale e di informazione su quella che è la cultura del territorio, è importante; e quindi un doveroso grazie da parte di tutta l’associazione Slow Food della Condotta ma anche della Condotta di Foggia e Monti Dauni. Uno dei nostri problemi era proprio quello logistico del viaggiare sul territorio. Dunque aver trovato in questo senso la disponibilità di un comune che è sicuramente rappresentativo della Valle dell’Ufita, della valle del Cervaro e anche dei monti Dauni, a divenire la sede unica delle prossime edizioni della Disfida del soffritto di maiale è per noi motivo di grossa felicità”. Archidiacono ha fatto anche un po’ la storia dell’evento iniziato come festa del maiale nel 2007 ( alla quinta edizione)  e poi con la prima Disfida del soffritto partita l’anno successivo da Vallesaccarda per poi toccare Frigento, Flumeri e Ariano Irpino. Un evento nato per i soli soci Slow Food ma che è andato in crescendo con le 120 presenze del 2008 fino alle 500 del 2010 quando si dovette rinunciare a tante prenotazioni per ragioni di spazio. Da qui la scelta, per questa edizione, del palazzetto dello sport quale location. Altre sedi erano state prese in considerazioni, più caratteristiche e legate alla storia ma con scarsa capacità di ospitalità. Ciò non toglie che il palazzetto sarà reso il più accogliente possibile per dare spazio non solo alle degustazioni dei soffritti e delle colazioni contadine, ma anche ai produttori locali.“La Disfida- ha aggiunto Archidiacono- è occasione per stringere rapporti con altre realtà del territorio nazionale, abbiamo già avuto l’adesione da parte della Condotta Slow Food di Pistoia e abbiamo avviato contatti con le condotte di Modena e di Brescia. Dunque avremo modo di ospitare altre realtà territoriali non di poco conto. La Disfida custodisce in sé un’ aspetto profondamente culturale, legato al territorio. E’ nata su questi auspici e cerchiamo di preservarla così. Non vuole essere semplicemente una sagra. Attraverso il cibo e il rito del maiale che rappresentava il sostentamento per le famiglie, vogliamo riproporre quella festa con contenuti contemporanei. Le comunità che parteciperanno si confronteranno, discuteranno e approfondiranno gli argomenti. Quest’anno abbiamo voluto, in sintonia con le indicazioni dell’Amministrazione e dell’Assessore Castagnozzi, aumentare a due le giornate con un incontro, sabato 5 marzo, sull’aspetto della memoria per poi dedicarci la domenica alle degustazioni”.E’ stato ricordato anche che la Disfida del soffritto del maiale adotterà strategie che includano la scelta di materiali ecocompatibile per l’allestimento all’interno della struttura con componenti d’arredo riutilizzabili per altre manifestazioni, come i banchetti già utilizzati dal Mercato biologico della Regione Campania e poi l’incremento di una corretta raccolta differenziata ma soprattutto l’utilizzo per le degustazioni di stoviglie completamente biodegradabili e compostabili naturalmente, grazie al partenariato con la Novamont spa. Tutti i rifiuti prodotti saranno organici, e alla fine della manifestazione tritati attraverso un macchina trita-organico, in dotazione della Comunità del Cibo di Terra Madre della Valle del Miscano,  produrrà compost naturale che sarà concesso al Comune di Ariano Irpino per fertilizzare le aiuole presenti nel centro abitato e la Villa comunale. Inoltre, durante la manifestazione non sarà distribuita acqua imbottigliata ma acqua di fonte dell’acquedotto, sicuramente la più buona che possa esistere in Provincia di Avellino. Infine i “Suoni di Terra Madre” alla Disfida: per rallegrare l’evento e ripercorrere un’antica tradizione, non mancheranno anche quest’anno i “Cantori a braccio” dell’Irpinia, della Daunia e del Fortore.