Ciriaco: il vero sogno di Mara

Aldo Bianchini

Ho letto su qualche giornale che la ministra Mara Carfagna festeggerà il suo trentacinquesimo compleanno e si sottoporrà al rito della “cresima” nella capitale, cioè in quella città che da tempo è diventata la “sua città”. Auguri!!.  A lungo dovranno, quindi, aspettare i suoi blitz a Salerno i fedelissimi Enzo Musto e Giuseppe Zitarosa nel tentativo di continuare a tenere aperta la segreteria di Corso Vittorio Emanuele. Ma queste, ovviamente, sono scelte assolutamente personali sulle quali nessuno deve permettersi di avanzare considerazioni di sorta, a cominciare da me. Dalle notizie apparse sul giornale di cui sopra mi vengono spontanee alcune considerazioni che mi inducono a credere che il sogno di Mara ormai non è più il matrimonio, per il quale ha già fissato nel 13 maggio 2011 la data fatidica della sua celebrazione, in quanto l’evento è già assodato e, quindi, catalogato tra le cose incasellate al punto giusto. Il sogno di Mara è, probabilmente, un altro. Un sogno che potrebbe materializzarsi da qui a breve, semmai subito dopo il quasi imminente annuncio delle nuove elezioni politiche con le dimissioni del governo del quale la ministra fa autorevolmente parte. E il sogno passa inevitabilmente attraverso l’opera di mediazione del fidanzato Marco Mezzaroma, amico da una vita del figlio di Ciriaco De Mita fino al punto di avergli fatto da testimone di nozze in ossequio, sempre, al Gran Visir di Nusco. Tutto questo mi richiama alla mente i chiacchiericci di qualche anno fa, chiacchiericci collocabili nel periodo immediatamente precedente alla discesa in campo di Mara Carfagna con Forza Italia del Cavaliere, prima con Azzurro Donna e poi direttamente in lista per il Parlamento. Ebbene in quel periodo in più ambienti pseudo politici della Salerno che conta si sussurrava di almeno un paio di viaggi verso la residenza di Nusco della giovane Mara in compagnia del padre Salvatore alla ricerca di una collocazione politica, proprio alla corte di De Mita. Tutto legittimo, per carità, anche perché è certo che la Carfagna ha da sempre avuto il pallino per la politica di alto livello. E questa sua passione l’ha dimostrata in pieno traducendola in un ottimo apporto, sia sotto il profilo dell’immagine che su quello della sostanza, al governo nazionale di Berlusconi scaturito dalle elezioni politiche del 2008. Su questo non c’è assolutamente alcun dubbio, basterebbe soltanto ricordare l’impegno della ministra a favore delle donne anche dinnanzi all’assemblea generale dell’ONU negli Stati Uniti d’America. Ma i viaggi a Nusco come finirono, si chiederà qualcuno a questo punto. Finirono presumibilmente male, anzi malissimo, perché quello “scorbutico” di De Mita (abituato a dire pane al pane e vino al vino, come ha fatto con il malcapitato Cirielli!!) pare abbia risposto laconicamente con un “meglio che continui a fare qualche programma televisivo perché in quel campo è molto brava e riesce meglio”. Non rimaneva altro, a quel punto, che tagliare il legame con Ciriaco e passare nelle file del Cavaliere, con buona pace di tutti. Almeno questo si racconta negli ambienti bene informati. Sarà vero? Poco importa. Ora ricambia lo scenario e l’intervento di Mezzaroma potrebbe significare un ripensamento di Ciriaco che potrebbe facilitare un approdo politico diverso per Mara, utile anche per ricucire gli strappi del passato con De Luca che avrebbe vita facile per il Comune. Per non scadere, poi, nella fantapolitica, l’accordo potrebbe essere anche ad ampio raggio con l’entratura dell’imprenditore romano nella futura ricostruzione della nostra città, il salvataggio di Italo Bocchino e il riassetto nei nuovi equilibri alla Provincia per l’abbattimento del comune nemico Edmondo Cirielli. Chi vivrà vedrà, recita così un antico proverbio. Certo ci vorrà del tempo, ma la verità comunque arriverà ed allora ne sapremo di più.

 

4 pensieri su “Ciriaco: il vero sogno di Mara

  1. Caro ALDO dopo aver letto questo tuo preciso e dettagliato articolo è mio dovere fare delle precisazioni,in quanto io ed il collega Zitarosa di certo non abbiamo il ruolo di “portieri” nella segreteria del Ministro Carfagna. Come tu ben sai ormai è raro trovare una segreteria politica, ma l’ON. CARFAGNA ha ritenuto opportuno aprire questo punto di incontro e di ascolto che da circa 2 mesi è a diposizione di tutti i cittadini salernitani, e forse bisognerebbe mettere in risalto questo particolare mentre invece si cerca solo di evidenziare storielle che peraltro non costituiscono neanche gossip.
    Tu hai la libertà di scrivere qualsiasi cosa ma sminuire il ruolo politico di due persone come me e zitarosa che hanno ricevuto il consenso popolare non lo permetto a nessuno.
    Se abbiamo scelto di svolgere il nostro ruolo politico accanto al Ministro Carfagna è solo perchè all’interno del nostro gruppo, del quale fanno parte tanti amici che tu ben conosci, si respira aria di democrazia e di partecipazione. Comunque colgo l’occasione di invitarti il 24 dicembre alle ore 10.30 presso la segreteria delper scambiarci gli auguri di bUON NATALE in compagnia del MINISTRO CARFAGNA.VINCENZO MUSTO

  2. Per un attimo ho creduto di stare leggendo un articolo firmato Edmondo Cirielli.

  3. Bel lavoro di fantasia e di illazioni gratuite! Ogni occasione è buona per screditare il nostro Ministro…è evidente che a qualcuno dà molto fastidio l’impegno e la passione che Mara Carfagna profonde nel suo operato…Mi dispiace , dott. Bianchini, ho molta stima di lei,ma non sono affatto d’accordo con quanto ha scritto…è pura invenzione.
    Al sig.Musto vorrei rivolgere una domanda:perchè definisce Zitarosa suo collega? Non mi risulta che anche lei sia consigliere comunale… la invito a misurarsi sul campo alle prossime elezioni amministrative, vedremo il consenso che ha..

  4. Si continua a sparare sul pian.., pardon, ministro. Bianchini juke box di Cirielli, canta a comando. Spettacolo indecoroso di una politica che non ha più nulla da offrire alla gente, che se ne allontana sempre più. Pare che negli ultimi sondaggi, il 40% degli italiani si dichiari indeciso e riferisce la volontà di astenersi alle prossime elezioni. Questo è un campanello di allarme gravissimo, che la dice lunga sulla reale capacità dei politici di incidere positivamente sui problemi della gente. E loro cosa fanno? Continuano a litigare e scazzottarsi per una poltroncina e per una fetta più grande di potere. Poi mi chiedo, come mai all’improvviso tutti contro il ministro più bello del mondo? Ma vuoi vedere che tutto ad un tratto si sono accorti che oltre ad essere bella, è anche un pericoloso politico e che quindi deve essere affossata? Non è che le 57000 preferenze ottenute a Napoli fanno paura ai politicanti tradizionali? A me sta simpatica, anche perchè non ho mai creduto ai politici di professione, quelli nati nelle segreterie, che hanno iniziato come attacchini e finiscono poi per far carriera secondo le logiche di spartizione cencelliana. Mara, una faccia nuova, che peraltro ha dimostrato di essere anche capace di fare un ottimo lavoro, una risorsa del nostro martoriato sud che come al solito non è profeta in patria.

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