Sen. Fasano, interrogazione sulle frodi e truffe assicurative

Il Sen Enzo Fasano ha rivolto un ’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio ed i Ministri, al Ministro degli Interni, al Ministro di Grazia e giustizia ed al Ministro dello Sviluppo economico, per chiedere a ciascuno per quanto di competenza, se non ritengano di porre in essere strumenti idonei per la prevenzione e la repressione del fenomeno “frodi e truffe assicurative” anche mediante l’istituzione di  appositi Organismi di Coordinamento delle Forze di Polizia ed inquirenti presso le Prefetture; Se non ritengano  di attenzionare il fenomeno ai Procuratori Generali della Repubblica, esortandoli a raccogliere in un’unica sezione tutte le pratiche riguardanti frodi assicurative, nonché trasmettere dati e notizie al Coordinamento istituito in Prefettura; Se non ritengano di svolgere ogni azione utile nei confronti delle Imprese di Assicurazioni affinché recedano da comportamenti  di vero e proprio “terrorismo assicurativo” poste in atto nei territori suesposti e anche con il richiamo ai doveri derivanti dall’esercizio del ramo RCA (peraltro da loro richiesto), a rinforzare i loro uffici liquidazione danni ed a farli correlare  con l’apposito Ufficio strutturato in Prefettura. Interrogazione a risposta scritta

Al Presidente del Consiglio dei Ministri al Ministro degli Interni, al Ministro di Grazia e giustizia ed al Ministro dello Sviluppo economico Premesso che: negli ultimi due anni le organizzazioni criminali hanno preso di mira il settore assicurativo nell’intero Mezzogiorno d’Italia; nella sola Regione Campania la sinistrosità è aumentata di circa il 40% (come se tutti avessero disimparato improvvisamente a guidare) e le truffe accertate hanno raggiunto l’8,7% contro una media nazionale del 2,9%; di tutto ciò si è ampliamente dibattuto nel convegno organizzato da La Destra dal PDL tenutosi a Napoli il 10/12/2010 alla presenza del Presidente della X° Commissione Senato e di qualificati  esperti del Settore; tale problematica criminosa è stata evidenziata in un dettagliato articolo del quotidiano “Il Mattino” del 14/12/2010 alla pag. 33 e di un altro articolo intervista sempre su “Il Mattino” del 15/12/2010 alla pag. 34; Ritenuto che: ciò sia derivato soprattutto dai rapidi cambiamenti legislativi avvenuti nel settore (parte della Legge Bersani n. 40 del 02/04/2007 + risarcimento diretto del danno previsto nel Nuovo Codice delle Assicurazioni d.lgs. 209/2005 con entrata in vigore il 01/01/2007)  non supportati da adeguati regolamenti e controlli che permettessero la corretta attuazione degli stessi, lasciando invece “buchi neri” che hanno enormemente facilitato la criminalità nella sua attività nel settore assicurativo; le Imprese Assicurative non erano né sono al momento in grado da sole di fronteggiare il fenomeno criminoso anche per loro inadeguatezza in termini di uomini e dati; al momento lo Stato, nelle sue funzioni specifiche di repressione e contrasto alle frodi nel settore, non abbia sviluppato iniziative di contrasto adeguate; Sottolineato che: le poche Imprese Assicurative operanti nel Sud Italia non solo hanno aumentato enormemente  le tariffe RCA ma stanno inviando disdette massive agli assicurati e chiudendo le Agenzie mostrando una chiara volontà di abbandonare il Sud Italia e la Campania in particolare Valutato che: L’enorme stato di disagio dell’utenza nell’ottemperare a quanto previsto dalla legge 990/1969 (RCA obbligatoria); La massiva perdita occupazionale del  settore in Regioni già in crisi; Gli aumenti nel costo dei trasporti su ruote anche causa di tariffe assicurative raddoppiate nel giro di un anno nel settore, L’aumento del numero di persone che, a causa della difficoltà ad assicurarsi per le ragioni sopra citate, circolando sprovvisti di polizze assicurative, incorrono in incidenti scaricando il costo degli stessi sul “fondo vittime della strada” tenuto altresì che: Che occorra affrontare con maggiore attenzione ed urgenza un fenomeno di  così vasta portata ; l’interrogante chiede di sapere: al Presidente del Consiglio ed i Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, se siano informato di quanto Premesso, Ritenuto e sottolineato e se non ritengano di porre in essere strumenti idonei per la prevenzione e la repressione del fenomeno anche mediante l’istituzione di  appositi Organismi di Coordinamento delle Forze di Polizia ed inquirenti presso le Prefetture; se non ritengano  di attenzionare il fenomeno ai Procuratori Generali della Repubblica, esortandoli a raccogliere in un’unica sezione tutte le pratiche riguardanti frodi assicurative, nonché trasmettere dati e notizie al Coordinamento istituito in Prefettura; se non ritengano di svolgere ogni azione utile nei confronti delle Imprese di Assicurazioni affinché recedano da comportamenti  di vero e proprio “terrorismo assicurativo” poste in atto nei territori suesposti e anche con il richiamo ai doveri derivanti dall’esercizio del ramo RCA (peraltro da loro richiesto), a rinforzare i loro uffici liquidazione danni ed a farli correlare  con l’apposito Ufficio strutturato in Prefettura. Sen. Vincenzo Fasano