Dentisti low cost!

di  Rita Occidente Lupo

Dentisti…cava-denti…e svuota tasche! Fino a qualche tempo fa, quella del sanitario armato di specchietto, alle prese con estirpazioni e  radici ribelli, una professione profumatamente onorata. Un vero e proprio lusso potersi permettere, dall’igiene orale, al controllo semestrale, un passaggio per lo studio di fiducia. Di solito, la sedia anatomica, in pochi a volerla occupare eppure prima o poi tutti costretti a doverla conoscere. Alla luce della Sanità allo sbando nel nostro Paese, regioni alle prese con un bilancio nel campo da dover quadrare. Di qui l’urgenza di dover esperire risorse per far sì che l’esercito civico, possa avvantaggiarsi, sia in termini di prevenzione, che di cure vere e proprie, di sconti odontoiatrici, grazie a costi low cost. Al Nord, delibere regionali, tariffari ridotti anche del 50%, per una concorrenzialità che esorcizza il panico della sedia vuota. Con i ritmi che corrono, la crisi svuota le tasche italiane: il dentista davvero troppo caro! Giacchè la spesa procapite annua e’ stimata in 740€, un italiano su cinque rinvia la visita odontoiatrica; per tali motivi economici, convenzioni con Asl e Ospedali. Un escamotage, che non metterebbe in ginocchio la categoria odontoiatrica e curerebbe anche le fasce non deboli.  A Torino, ad esempio, un servizio ambulatoriale per diversamente abili, collaboranti o meno, che quasi mai vengono seguiti dagli studi dentistici, mentre in Umbria, costo di una prima visita da 43 a soli 17€. In Lombardia ‘bonus figli’ (di eta’ tra 10 e 16 anni) per paziente, di circa 700€ e in Veneto, cure a bambini, soggetti ‘vulnerabili’ e urgenze. In Toscana, cure odontoiatriche su 3 livelli, con una prima visita pubblica gratuita e successive possibili in studi privati convenzionati, con prezzi inferiori anche del 50% mentre a Trieste, strutture pubbliche ai professionisti che, in cambio, hanno accettato di praticare tariffari ‘low cost’.