Salerno:Natale al Catalogo

L’incontro augurale della Galleria Il Catalogo di Salerno è da sempre accompagnato dalle firme che hanno accompagnato le sue quarantadue stagioni espositive. Lelio Schiavone e Antonio Adiletta hanno allestito un’ampia collettiva che offrirà da giovedì 10 dicembre sino all’Epifania, idee per un regalo realizzabile da tutti, attraverso un’ampia scelta ben distribuita tra disegni e dipinti.Tre le sezioni che ci permetteranno di guardare nelle sue diverse sfaccettature il segno del Novecento, a cominciare dal disegno che immette più che mai nel crogiuolo del ricercare quotidiano dell’artista.  Un “genere” che, se per certi aspetti attiene ancora in qualche misura alla sfera ideale, alla definizione ideativi dell’immagine, da tradursi pittoricamente sulla tela o su quant’altro, o plasticamente nell’evento scultura, ed è sostanzialmente allora d’intenzione progettuale, molto spesso risulta, invece, relativo ad una attualità sperimentale assai aperta e ipotetica, che sonda, tenta, suggerisce, ghermisce, molto più che compiutamente definire, l’immagine. Molto di più che per il passato, il disegno del Novecento appare perciò anzitutto qualcosa come il frammento di un diario immaginativo, spesso ininterrotto: spazio di prima e continua sperimentazione, un percorso in cui ci accompagneranno Ugo Attardi, Mario Sironi, Antonietta Raphael, Orfeo Tamburi, Alberto Ziveri, Lorenzo Viani, Franco Gentilini, Mario Cavaglieri, Filippo De Pisis, Mino Maccari. La sezione dedicata agli olii, è un interessante viaggio fra il confronto ed una intensa riflessione tra i migliori artisti del nostro Novecento, dove si riesce abilmente a respirare l’aria di quel tempo, mista ad inquietudine, dove prevalgono nature morte, ma anche magnifici paesaggi. Il centro narrativo è il Novecento toscano e romano, rappresentato da immagini che si compongono e dialogano come in uno specchio, in cui la sapienza pittorica viene interpretata con la rappresentazione puntuale dei riflessi e dove l’arte figurativa verrà racchiusa nello sguardo del fruitore. Nei pezzi esposti nella collezione vi è rinchiusa e raccontata una storia, che il più delle volte narra il bello e l’amore sconfinato per l’arte. Gli artisti che si raccontano e ci raccontano la storia artistica del Paese sono numerosi, da Franco Villoresi ad Adriana Pincherle, da Antonio Possenti a Gastone Breddo, sino a Renzo Grazzini, Renato Borsato e Sergio Scatizzi. La selezione si chiude con una sezione dedicata alla scuola salernitana, in modo da mantenere un filo vivo con la città, con le sue forme creative, inaugurata dalla sintassi pittorica del decano della galleria, Mario Carotenuto, passando per il realismo coloristico di Virginio Quarta, sino a giungere alle nuove generazioni con Amedeo Ternullo, le interpretazioni della luce di Paolo Bini e l’occhio informale di Giovanni Tesauro.