Una Salernitana con la testa e i piedi d’argilla

Maurizio Grillo

La Salernitana non sa più vincere, finisce 1-1 anche con la Reggiana. Problemi psicologici e fisici attanagliano questa squadra apparentemente composta da campioni (per la categoria) ma coi piedi e la testa d’argilla. Troppo fragile questa formazione per affrontare un torneo duro come quello di terza serie, dove il temperamento prevale spesso sulla tecnica. E per fortuna siamo nel girone A. Non osiamo nemmeno pensare in quale posizione di classifica questa squadra sarebbe nell’altro girone. Novità nella formazione della Salernitana. Breda a sorpresa schiera Pepe al posto di Carcuro, dato in formazione alla vigilia. Squadra spregiudicata a dimostrazione di quanto oggi siano importanti i tre punti. Due, invece, le novità rispetto alla formazione prevista nella Reggiana. Aya e Viapiana, invece di Iraci e Romizi. Inizio sicuramente non scoppiettante, le squadre sembrano studiarsi. La cronaca – Sono gli ospiti a tentare qualcosa nei primi dieci minuti con un paio di tiri senza pretese terminati sul fondo. Al 19° Guidetti si avvia solitario verso Polito, ma viene fermato in fuorigioco dall’assistente Salvato. Al 22° sono ancora gli ospiti ad affondare sulla destra, ma Murolo ci mette una pezza e rinvia in qualche modo, il successivo cross al centro non sortisce effetti per la Reggiana. Senza successo anche il successivo contropiede dei padroni di casa, in evidente difficoltà sul terreno scivoloso. Al 29° Ragusa tenta il dribbling su Lanna, ma sul contatto va a terra. Per l’arbitro si tratta di simulazione e l’attaccante si becca l’ammonizione. Al 33° un colpo di testa di Ragusa nei pressi del dischetto va alto sulla traversa. Si giochicchia fino al 40°, da annotare solo l’ammonizione a Peccarisi, per un inutile fallo a centrocampo. L’occasionissima che non ti aspetti al 45°: un pallone vaga nell’area ospite, Manfredini esce a vuoto e il pallone finisce a Murolo che tenta la semirovesciata, ma scivola senza dare forza alla sfera che viene ribattuta sulla linea da un difensore reggiano. Dopo un minuto, assist di Ragusa per Fava, che spedisce abbondantemente a lato. Finisce il primo tempo. Secondo tempo – Inizia la ripresa, non ci sono sostituzioni. Primo tiro in porta di Guidetti al 2° per la facile parata di Polito. Al 5° punizione dal limite per gli ospiti di Viapiana, il pallone viene deviato dalla barriera in corner. Sull’azione successiva da calcio d’angolo è ancora Viapiana a tentare la conclusione rasoterra, bloccata facilmente da Polito. E la Salernitana? I granata tentano abbozzare qualche giocata apprezzabile ma non si rendono mai pericolosi dalle parti di Manfredini. Al 13°, buono lo spunto di Ragusa che si libera per il tiro che termina di poco a lato. Al 18° entra Montalto ed esce un evanescente Pepe. Al 18° ci prova Carrus dalla grande distanza, il pallone finisce in curva. Al 19° Merino costruisce un bell’assist per Ragusa, che si fa respingere il tiro dal portiere. Un minuto dopo è Balestri ad immolarsi e a salvare la sua porta su un colpo quasi a botta sicura di Temelin. Al 27° l’assistente Salvato ferma in fuorigioco Fava lanciato a rete. Al 28° occasione ghiotta per la Reggiana, ma Temelin non è preciso nel passaggio a Guidetti solo davanti alla porta e i granata riescono a liberare. Al 33° Viapiana ci riprova su punizione dal limite, ma il tiro centrale è facile preda di Polito. I gol – La partita si ravviva al 35° quando in una confusa azione dei padroni di casa, Carcuro riesce a smarcare Montalto sulla sinistra, il cui diagonale si infila sul palo opposto di Manfredini. Il gol della liberazione per la Salernitana e per lo sfortunato attaccante, che nell’occasione si infortuna e viene sostituito da Litteri. Passa poco più di un minuto e arriva la consueta disattenzione difensiva della difesa granata su corner per la Reggiana. E’ Maschio che si fa spazio di testa nell’area di porta avversaria ed infila alle spalle di Polito, apparso incerto nell’occasione,anche se, in verità un attimo prima   aveva salvato la sua porta spedendo in angolo il tiro di Guidetti. Al 43° Merino si fa largo in area avversaria, ma scivola al momento del tiro col pallone che finisce oltre il fondo. La partita finisce tra i fischi dei tifosi, ancora una volta delusi per la mancata vittoria, ancora una volta a portata di mano e sfuggita per un soffio.