La Salernitana in caduta libera

                                      Maurizio Grillo

La Salernitana perde a Como al termine di una gara che ha di nuovo palesato tutti i limiti della truppa granata nell’esprimersi al di fuori delle mura amiche, dove la vittoria manca dal lontano 10 ottobre (1-2 a Ferrara contro la Spal). I lariani si impongono 2-1 e riescono a superare i granata nonostante una caratura tecnica decisamente inferiore rispetto agli avversari. La cronaca – Primi minuti di marca lombarda con Cozzolino che mette in difficoltà l’incerottata difesa della Salernitana con le sue pericolose sortite offensive. Al minuto 8 la punta di casa approfitta di una scivolata di Peccarisi, salta Polito in uscita e spara alto da buona posizione. La Salernitana prova a reagire, ma le azioni degli ospiti si dimostrano prevedibili e poco fluide. Al 17′ lampo dei granata: Montervino subisce fallo al limite dell’area, Carrus si incarica della battuta ed insacca nel sette alla sinistra dell’estremo difensore avversario per il suo primo gol in maglia granata. Nonostante l’insperato vantaggio, la Salernitana non trae giovamento dal vantaggio acquisito, anzi. Il Como continua a costruire gioco e solo 4′ dopo raggiunge l’1-1. Da un calcio d’angolo scaturito in seguito ad un intervento di Polito su tiro di Cozzolino, Gomes salta più in alto di tutti ed in terzo tempo batte Polito con una precisa incornata che Carrus non riesce ad intercettare sulla linea di porta. La partita vive poi una fase di stanca per poi ravvivarsi nel finale di tempo. Prima Fava e poi Falzerano sciupano a tu per tu con il portiere, forse anche poco aiutati dal terreno di gioco pesante ed in pessime condizioni. Secondo tempo – Nella ripresa ci si aspetterebbe un avvio arrembante dei granata che, però, dopo 11′ si ritrovano in dieci: entrataccia da tergo con piede a martello di Pestrin su Cozzolino e rosso ineccepibile ai danni del mediano romano, già alla terza espulsione stagionale. Breda prova, quindi, a porre rimedio inserendo Tricarico al posto di un evanescente Falzerano e la sua squadra ha la grande chance per passare in vantaggio al 22′, ma Fava calcia alto dall’altezza del dischetto del rigore. I granata sembrano addirittura giocare meglio in dieci uomini che in undici, tanto che Ragusa manca il gol del raddoppio quando spreca un ottimo contropiede innescato da una precisa verticalizzazione di Tricarico, inciampando a tu per tu con il portiere. Il Como, fino a quel momento mai pericoloso verso la porta di Polito nella ripresa, inaspettatamente trova il gol del vantaggio ad un quarto d’ora dal termine. Il gol della vittoria – Morandi anticipa l’avversario, avanza con il pallone e calcia di destro dai 30 metri: la palla bacia la parte interna del palo e si spegne beffarda alle spalle di Polito. Una rete della domenica che sa di doccia fredda per la truppa di Breda che da lì in poi non saprà più rendersi pericolosa dalle parti dell’estremo difensore avversario, nonostante la parità numerica ristabilita dall’espulsione di Ardito al 38′. Infatti non sortiscono alcun effetto le sostituzioni ordinate da Breda ed il Como può festeggiare per una vittoria interna tanto preziosa quanto meritata che apre ufficialmente la crisi della Salernitana, sempre più in caduta libera e con all’attivo solo cinque punti nelle ultime sei giornate di campionato. Squadra nervosa – L’ennesima settimana burrascosa a livello societario ha influenzato le performances di Montervino e soci: ne sono la prova i tanti errori sottoporta ed il nervosismo neanche troppo sottile mostrato dagli uomini cardine della squadra con Pestrin, più croce che delizia dei granata, nuovamente espulso per il solito raptus di follia. Al momento negativo vissuto dalla squadra si aggiunge una classifica che, seppur non sia tanto deficitaria, vede tanti asterischi vicino alle squadre che precedono i granata. Numerosi sono stati i rinvii per le big del campionato ed il gap dalle migliori rischia di allungarsi ancora di più se non si corre ai rimedi. In sala stampa il tecnico Roberta Breda non cerca alibi: “E’ inutile parlare di terreno di gioco e di episodi – ha dichiarato il tecnico granata – è da diverse settimane che lo facciamo, non cerchiamo alibi altrimenti diventiamo ridicoli. Attraversiamo un momento negativo, commettiamo degli errori, soprattutto sulle palle inattive e dobbiamo cercare le soluzioni parlandone tra noi alla ripresa degli allenamenti in settimana. Sono rammaricato perché stiamo mettendo in discussione quanto di buono abbiamo fatto nella prima parte della stagione“. Tante voci in settimana sulla crisi societaria possono aver preoccupato i calciatori? “Non ci sono motivi extracalcistici alla base dei nostri insuccessi, dobbiamo trovare le giuste risposte agli errori commessi dentro di noi. La nostra attenzione deve essere rivolta solo al campo di gioco e a niente altro“. Avete giocato ancora una volta con inferiorità numerica: “E’ più difficile raggiungere il risultato giocando spesso in inferiorità numerica, ma oggi è mancata la giusta concentrazione – ha continuato l’allenatore – Siamo venuti meno nella parte centrale del primo tempo e sono mancati cinismo e concretezza“. Cosa dirà a Pestrin sull’ennesima sua espulsione? “Non solo Manolo deve stare calmo, ma anche gli altri giocatori più esperti. Sono loro che stanno venendo meno sotto questo aspetto“. Carrus sembra fuori ruolo e Ragusa e Falzerano segnano poco. Ci vuole un rinforzo in attacco: “Carrus ha sempre giocato in quel ruolo, non è questo il problema. Ripeto, dobbiamo essere più concreti. Ragusa e Falzerano segnano poco perché è da poco che giocano, ma hanno avuto le loro opportunità per andare a rete. Ora stiamo anche recuperando Montalto, che viene da un lungo periodo di inattività