Salerno: poche donne medico, dato in controtendenza al nazionale

Tra i medici chirurghi sotto i trent’anni (25-29), in Italia il 63,4% è donna, così come il 59,6% dei professionisti tra i 30 e i 34 anni e il 51,9% di quelli tra i 35 e i 39 anni. Per arrivare ad una maggioranza dei medici maschi bisogna giungere alla soglia dei 50 anni. Sono dati raccolti dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che però non trovano riscontro in provincia di Salerno. A Salerno su 6.625 medici iscritti all’Ordine, sono donne 1.886. Su 873 odontoiatri, 158 sono donne. Il dato più indicativo è che dal 1-1-2000 al 31-12-2005, si sono iscritte, all’Ordine di Salerno, 346 donne. Dal 1-1-2005 al 31-10-2010 se ne sono iscritte 427. Un aumento non significativo. Per la maggior parte sono pediatre, non raggiungono ruoli apicali e pochissime entrano nel Consiglio dell’Ordine. Sono alcuni dati di cui si discuterà al Convegno di presentazione e ufficializzazione della Commissione Pari Opportunità istituita dall’Ordine dei Medici di Salerno. “Pari opportunità in Sanità” è il titolo del Convegno che si terrà Sabato 27 Novembre alle ore 9, nella Sala Convegni dell’Ordine in via Santi Martiri Salernitani, 31. Obiettivo del Convegno è quindi spiegare le ragioni dei meccanismi che conducono ancora a processi di differenziazione nel campo medico e fornire utili spunti di riflessione e confronto tra varie figure professionali, allo scopo di contribuire al potenziamento del ruolo della donna nell’organizzazione sanitaria. Parteciperà l’unica donna Presidente dell’Ordine dei Medici in Italia. Alle 9 sono previsti i saluti del Presidente dell’Ordine Bruno Ravera e del vicesindaco di Salerno Eva Avossa. Modererà Giuseppina Plaitano, Responsabile di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Introdurrà Luisa Pellegrino, Medico di Medicina Generale, Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine. Interverranno Immacolata Borrelli, Responsabile della Struttura Monitoraggio liste di attesa dell’ambito Sa2 dell’Asl di Salerno; Anna Ferrazzano, vicepresidente della Provincia di Salerno e assessore alle Pari Opportunità; Paola Muti, Direttore Scientifico dell’Ifo-Istituto Regina Elena-IRCCS-Roma; Anna Patrizia Ucci, odontoiatra rappresentante per l’Italia dell’Andi “women in dentistry”; Roberta Chersevani, Presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Gorizia, coordinatrice dell’Osservatorio sulla Femminilizzazione della professione presso la Federazione; Mariapia Garavaglia, Senatore Membro della VII Commissione. Concluderà il Presidente Bruno Ravera.La Commissione Pari Opportunità che sabato verrà presentata ufficialmente ha stabilito le sue funzioni all’articolo 3 del regolamento organizzativo: “svolge e promuove indagini e ricerche sui problemi relativi alla condizione della donna medico/odontoiatra nonché convegni, seminari, conferenze; svolge attività di studio, ricerca e promozione dell’attuazione del principio di parità nello svolgimento dell’attività medica/odontoiatrica, anche alla luce della normativa italiana ed europea in materia; individua i fattori che ostacolano l’effettiva parità tra donne e uomini nel lavoro proponendo al Consiglio direttivo iniziative dirette al loro superamento nonché allo sviluppo e al riconoscimento professionale; esprime pareri consultivi e proposte proprie sulle iniziative, su progetti ed altri atti dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno; valuta lo stato di attuazione nella provincia di Salerno delle leggi nazionali e regionali che riguardano la condizione femminile o altre condizioni di disparità tramite l’attività dei singoli componenti della Commissione; partecipa tramite i propri componenti a corsi, seminari o convegni su temi attinenti le proprie competenze”. “Scopo della Commissione e del Convegno – ha detto il Presidente Bruno Ravera – è contribuire al potenziamento del ruolo della donna nell’organizzazione sanitaria, a partire dall’Ordine dei Medici del futuro prossimo”. “Per poter mettere sullo stesso gradino l’uomo e la donna, facendo in modo che comincino il loro percorso professionale in parità – dice la coordinatrice della Commissione Luisa Pellegrino – bisogna attuare una serie di misure organizzative e culturali volte a facilitare il ruolo della donna medico nel Servizio sanitario nazionale: ad esempio programmi di reinserimento dopo la maternità per non perdere i ruoli precedenti, flessibilità dell’orario di lavoro, proposte di  modifiche ai contratti di lavoro che rispondano meglio alle esigenze delle professioniste. Supportando le donne con adeguati mezzi istituzionalizzati le incoraggiamo a continuare negli impegni a loro storicamente riconosciuti e nello stesso tempo a ricoprire ruoli importanti per la nostra società”.