Baronissi: m’illumino d’arte, creazioni di 50 artisti permanenti
La città di Baronissi come una galleria d’arte all’aperto. Opere, creazioni, pennellate di genialità e personali interpretazioni del Natale in vetrina lungo le principali strade del centro cittadino. Baronissi s’illumina d’arte e lo sarà per l’intera durata delle festività natalizia. E’ il tema dell’iniziativa promossa dal consigliere delegato alle Attività Produttive Gennaro Esposito per incentivare e rilanciare il commercio locale, abbellendo il corso principale della città, in vista delle festività natalizie. «E’ sicuramente un modo non banale per valorizzare tanti giovani talenti del nostro territorio e non solo – sottolinea Esposito – dando loro la possibilità di esprimere il proprio estro e, contemporaneamente, ridare slancio e visibilità al tessuto economico locale. Vogliamo che l’economia giri e vogliamo che ci sia piena sintonia tra i commercianti di Baronissi e l’Amministrazione comunale. M’illumino d’arte rappresenta senza dubbio una modalità diversa di osmosi perché abbiamo scelto di investire sull’arte, e quando c’è arte c’è cultura, sulle potenzialità anche inespresse di tanti ragazzi e sul valore della nostra economia».L’appuntamento per l’inizio dei lavori artistici è per domenica 21 novembre alle 10 in villa comunale, dove gli artisti – pittori, disegnatori, writer – troveranno tela e cavalletto. Le opere, che faranno da suggestiva cornice al corso Garibaldi, verranno alla fine delle festività natalizie donate dagli autori alla Caritas diocesana. Una commissione ad hoc, costituita da esperti, premierà le tre migliori creazioni e tutte saranno vendute all’asta nel mese di gennaio: il ricavato sarà devoluto in beneficienza. «E’ un’iniziativa che merita tutto l’apprezzamento da parte della squadra di governo e che si sposa perfettamente con il cartellone degli eventi natalizi curato dall’assessore Lombardi e che presenteremo a breve – aggiunge il sindaco Giovanni Moscatiello – chi mi conosce sa quanto sia legato all’arte, tant’è che continuo a seguire una consuetudine che introdussi nei miei precedenti mandati: inaugurare un’opera d’arte per ogni opera pubblica. Ed oggi, il museo del Frac che abbiamo presso il convento, è uno degli migliori esempi che possiamo mostrare con orgoglio a chi visita la nostra città. Ho sempre pensato che l’urbanistica di una città non è la pedissequa trasposizione di un progetto mentale su carta – conclude – bensì di un concetto architettonico che ha un’anima e che, pertanto, conferisce al contesto cittadino una sua identità, anche di natura artistica».