Napoli: Accademia Belle Arti, inaugurazione Aula Magna

 In occasione dell’inaugurazione della nuova aula magna (venerdì 19, ore 11), l’Accademia di Belle Arti di Napoli – diretta da Giovanna Cassese e presieduta da Sergio Sciarelli – presenta il restauro,  a cura della  Scuola di Restauro dell’Accademia, dei calchi in gesso del fregio del Partenone che nel 1820 Ferdinando I delle Due Sicilie (già Ferdinando IV di Borbone) ebbe in dono da Giorgio IV d’Inghilterra.  Intervengono: Giorgio Bruno Civello, Direttore Generale Miur-Afam, Stefano Gizzi, Sovrintendete BAAPSAE di Napoli e Provincia, Carlo Stefano Salerno, Responsabile del Laboratorio stucchi e gessi dell’Istituto Centrale della conservazione e del restauro, Mario Guderzo, Direttore del Museo Canova di Possagno, Dieter Mertenz, già direttore dell’Istituto Archeologico Germanico, Augusto Giuffredi, Accademia di Belle Arti di Napoli. Per l’eccezionalità dell’evento, sono stati invitati ad intervenire i Ministri Mariastella Gelmini e  Sandro Bondi. Composto da tre tipologie plastiche – metope, fregio, sculture dal frontone est – l’importantissimo nucleo della decorazione scultorea del Partenone è quasi totalmente ricavato dai marmi che Lord Elgin portò in Inghilterra da Atene. E dove furono, da allora, esposti nel British Museum che, esaudendo gli auspici di Antonio Canova, il quale riteneva che ogni artista dovesse conoscere questi capolavori della scultura antica, dispose un calco da tutti i marmi. L’installazione nella nuova aula delle 33 lastre della processione panatenaica conclude i lavori di studio e di restauro sui gessi  fidiaci protrattisi per circa otto anni. La procedura seguita per i restauri ha avuto una forte valenza didattica. Per ogni pezzo è stata redatta una scheda con i dati identificativi, soggetto, dimensioni, numeri di inventario nonché le osservazioni inerenti le tecniche di formatura adottate grazie a rilievi grafici delle tracce lasciate dai tasselli sul calco. Per portare a termine questo importante cantiere scuola che si è sviluppato parallelamente ai lavori della gipsoteca, hanno collaborato in tutto più di 70 allievi.Dichiarazione Giovanna Cassese, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.“L’inaugurazione della nuova Aula Magna con l’allestimento e la riesposizione dei calchi in gesso fidiaci del prezioso e raro fregio del tempio di Atena, il Partenone (447-432 a.C.), segna un traguardo importante nell’ambito della politica culturale dell’Accademia, particolarmente attenta alla tutela e valorizzazione del suo prezioso patrimonio storico-artistico, documentario e librario, i cui topos sono la Galleria, la Biblioteca Anna Caputi, l’Archivio Storico, il Teatro Antonio Nicolini e il Giardino dell’antico chiostro. L’Aula Magna è un altro importante capitolo che entrerà a far parte della storia della nostra istituzione grazie all’attuale progetto architettonico che include l’esposizione delle parti decorative del Partenone. Anche l’aula magna, dunque, come la Gipsoteca è un laboratorio di conoscenza e luogo di studio”. Dichiarazione Sergio Sciarelli, Presidente  dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. “Una delle cose che più mi aveva colpito, all’inizio del mio incarico in Accademia, era la mancanza di aula magna, un luogo essenziale per ogni istituto universitario. Pensai che tra i primi progetti da avviare, c’era senz’altro l’individuazione degli spazi adatti per realizzarla. Ed ecco, finalmente, anche  l’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che oggi si qualifica sempre più non solo per l’offerta formativa ma anche per le strutture”.