Scafati: “Marcia per dire basta”, Aliberti dichiara lo stato di calamità naturale
“Siamo in ginocchio. E’ ormai chiaro che poche gocce di pioggia bastano per determinare una situazione drammatica ed insostenibile. Sono 15 anni che la città di Scafati subisce le problematiche dei comuni vesuviani, le cui acque si riversano inevitabilmente nelle nostre strade causando innumerevoli danni a civili abitazioni, esercizi commerciali determinando uno stato di disagio da terzo mondo. Di fronte a questo scempio ambientale abbiamo fatto tutto il possibile, andando ben oltre le nostre competenze, i nostri poteri: le responsabilità sono da ricercare altrove. Malgrado ciò, le pressanti seppur civili sollecitazioni rivolte agli organi competenti e alle istituzioni di ogni livello e grado, non sono bastate ad ottenere risposte certe e risolutive, né dalla Gori e dall’ATO rispetto alla mancata erogazione della parte economica spettante per la realizzazione delle reti fognarie, né dal Governo che ancora non autorizza l’anticipazione di parte dei fondi FAS al Gen.Jucci per la realizzazione della rete fognaria. Stessa sorte per i lavori di dragaggio del Bottaro e del fiume Sarno oramai fermi da mesi, nonostante le continue promesse di una ripresa degli stessi, dopo aver individuato anche i siti di stoccaggio per il deposito dei sedimi, e per i lavori di pulizia delle vasche vesuviane, ancora in attesa di essere appaltati, strategici per la raccolta della acque provenienti dai paesi vesuviani. Siamo stanchi, non possiamo più aspettare. Non è giusto debba avere io il peso di una responsabilità che so non dipendere dall’istituzione Comune. Non sono più disponibile a subire le mortificazioni e le giuste proteste sollevate dai miei concittadini rispetto a questo stato di cose. E’ finito il tempo di tavoli istituzionali e di ulteriori parole. La situazione del fiume Sarno e degli allagamenti è chiara a tutti livelli istituzionali che hanno responsabilità nell’opera di risanamento. Per tutti questi motivi nella giornata di venerdì partirà la mia denuncia alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti per i danni ambientali e al patrimonio comunale, subiti non solo negli ultimi tempi ma nel corso degli ultimi 15 anni, nei confronti della Regione Campania, della Gori, dell’ATO e del Commissariato di Governo. Questa mattina, inoltre, ho provveduto a dichiarare lo stato di calamità naturale, alla luce degli ultimi accadimenti che hanno ancora una volta costretto in ginocchio la città. La nostra azione di protesta non si fermerà alle denunce. Da sabato 20 novembre ci faremo promotori di una serie di iniziative forti per riaccendere nuovamente i riflettori su questa drammatica situazione ambientale, nella convinzione che non esiste solo il Veneto e che questo territorio meriti più attenzione di altri. Chiedo, pertanto, a tutti i cittadini, commercianti, professionisti, associazione e istituzioni di unirsi alla ‘Marcia’che avrà luogo sabato 20 novembre alle 9,00 con partenza dall’area ex Del Gaizo e di partecipare attivamente a tutte le manifestazioni di protesta che saranno promosse da questo governo cittadino nei giorni successivi”.