I canonici regolari della Santa Croce e l’Opus Angelorum

don Marcello Stanzione

La notizia che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha inviato ai presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo una lettera circolare riguardo ad alcuni membri usciti od espulsi dall’Ordine dei Canonici della Santa Croce e dall’Opus Angelorum è stata appositamente riportata in modo errato da diversi organi di stampa per gettare discredito su Tutto l’ordine che è un ordine canonicale pienamente inserito nella Chiesa e di tutti i membri dell’Opus Angelorum che è un’associazione pubblica di fedeli, del quale anche lo scrivente fa parte. Anzi La Congregazione guidata dal Cardinale Levada auspica che gli ordinari locali accolgano nelle loro diocesi tale associazione e ne favoriscano lo sviluppo. Ma come è nato l’Ordine della Santa Croce i cui sacerdoti animano l’Opus Angelorum? Intorno agli anni sessanta del secolo scorso diversi sacerdoti simpatizzanti dell’associazione “Opus Angelorum” avevano intenzione di creare una nuova congregazione religiosa cattolica che avesse come obiettivo la diffusione della devozione cristiana agli angeli. Ma negli anni settanta i vertici vaticani della Congregazione dei religiosi a Roma proposero loro che invece di creare una nuova congregazione riprendessero invece un antico ordine canonicale, quello della Santa Croce di Coimbra che si era estinto. L’ordine quindi che era stato fondato nel 1131 fu ricostituito nel 1979. Ma vediamo la storia di questo antico ordine.  La fondazione della Casa Madre dell’Ordine, il Monastero della Santa Croce di Coimbra risale all’ Arcidiacono    ( oggi si direbbe Vicario Generale ) Don Tello. Accompagnò il suo Vescovo, Don Maurìcio Bordino, nel suo viaggio verso il Vicino Oriente e trascorse tre anni interi nella Terra Santa. Lì Don Tello fece le sue osservazioni e studiò la vita religiosa nelle sue varie forme; infatti acquisì le sue esperienze e trascrisse i suoi appunti. Durante il viaggio di ritorno trascorse quasi un anno a Costantinopoli, dove conobbe la vita monastica locale, approfondendo e completando sia le sue esperienze monastiche sia gli appunti della Terra Santa. Questo avvenne durante gli anni dal 1104 al 1108. Il Concilio Vaticano II  ricorda che le Chiese dell’ Oriente avevano avuto un tesoro dal quale la Chiesa d’ Occidente ha tratto tantissimo per la sua liturgia, la sua tradizione popolare e giurisprudenza. Così, prima della fondazione del Monastero di Coimbra, Don Tello ritornò non solo alla fonte della vita apostolica a Gerusalemme e nella Terra Santa ( come fece St. Theotonio dopo di lui) ma giunse anche nel più importante centro delle chiese orientali, alla scuola della vita religiosa . Questo fatto storico è importante per la comprensione in tutta la sua ampiezza e profondità dello Spirito del Fondatore la primogenia inspiratio dell’ Ordine dei canonici della santa Croce. Ancora mezzo secolo dopo il Grande Scisma del 1054 l’ Ordine poteva ancora estrarre dalle fonti della spiritualità orientale ( e possibilmente anche dalla Liturgia). Questa grazia è nello stesso tempo patrimonio e commissione dell’ ordine: guidare la vita dalla pienezza delle proprie origini e aiutare a seconda delle sue capacità affinché la Chiesa pellegrina respiri con entrambi i polmoni, prendere in prestito un’ immagine dal nostro Santo Padre. Don Tello allora aspettò finché il numero dei suoi primi religiosi associati non raggiungesse il desiderato Dodici. Il suo primo allievo, St. Theotonio, stava pensando di intraprendere il suo terzo viaggio nella Terra Santa  per unirsi ai Canonici Regolari della Chiesa del Santo Sepolcro, cosicché al posto della Sofferenza e Morte e Resurrezione di Gesù poteva vivere la vita degli Apostoli. Don Tello e i suoi compagni riuscirono a convincerlo a rivedere i suoi piani, cosicché si unì ai fondatori di Santa Croce. Uno pensa spontaneamente ai primordi della Chiesa di Gerusalemme: come una volta Pietro prima della Pentecoste  dispose che il numero dei dodici Apostoli attraverso la selezione di St. Mattia fosse ristabilito. Analogamente, Don Tello, prima della fondazione di Santa Cruz, dispose che il numero dodici fosse portato a compimento dell’ inclusione di St. Theotoniuo.  Le cronache dell’ Ordine chiamano questi dodici gli uomini apostolici  con un chiarissimo riferimento ai dodici Apostoli riuniti intorno al nostro Signore Gesù Cristo. Essi formavano le pedras preciozas fundamentais do edificio espiritual daquelle religiozo Convento. Questa formulazione del cronista ci ricorda che gli Apostoli costituirono la fondazione della Chiesa e che i loro nomi sono scritti sulle pietre della fondazione della Gerusalemme Celeste che sono decorate con pietre preziose di tutti i tipi. E’ evidente come l’ idea della Città di Dio , della Gerusalemme terrena e celeste abbia segnalato l’ origine e la storia dell’ Ordine. La fondazione di Santa Cruz in Coimbra aveva come fine il rinnovamento della vita canonicale nella più grande fedeltà possibile al modello degli Apostoli e all’ intera Chiesa apostolica di Gerusalemme, in cui i credenti erano un solo cuore e una sola anima. Il 28 Giugno 1131, la vigilia della Festa dei Principi degli Apostoli S. Pietro e S. Paolo , il Vescovo di Coimbra, Don Bernardo, portarono la pietra angolare alla Casa Madre, che fu consacrata alla Santa Croce e all’ Immacolata Concezione. Quel giorno i primi dodici iniziarono la vita comune e si prepararono alla professione religiosa che doveva seguire la costruzione della Chiesa e del Monastero. Quella novitiade (nella terminologia moderna) durò circa otto mesi fino al 24 febbraio 1132.