Salerno: Popolari per il Sud a convention per le amministrative

I Popolari per il Sud, genesi dei mastelliani all’indomani delle regionali campane dell’antico Udeur-Popolari, rimane fedele al Campanile, che non perde nel nuovo simbolo. Ma rafforza l’identità meridionale, volendo darsi uno specifico nel coinvolgimento politico delle problematiche che affliggono in special mondo il meridione del Paese. Di qui la scelta del leader, Clemente Mastella, di ricompattare le fila e di riannodare gli equilibri, in prossimità degli importanti scadenzari amministrativi, che vedranno numerosi Comuni al voto, oltre al capoluogo. Pertanto venerdì 5 novembre, alle ore 18,30, presso il Grand Hotel Salerno, una convention alla quale prenderanno parte: Paolo Del Mese, Pasquale D’Acunzi e l’europarlamentare Clemente Mastella. L’assise organizzativa, traccerà le linee guida del nuovo organigramma provinciale ed accenderà il dibattito, tra simpatizzanti ed amici sulla posizione da assumere politicamente, alla luce dell’attuale ruolo critico del Pdl, che continua a detenere atteggiamento di chiusura totale, eludendo incontri politico-programmatici. “I Partiti minori esistono- dichiara Del Mese- e continueranno ad aver la propria valenza o ad accrescerla nello scacchiere politico, così come avvenuto alle scorse provinciali, determinando il successo del presidente Edmondo Cirielli, per coloro che avessero memoria corta a riguardo. La provincia di Salerno vive un’estrema condizione disagiata per l’occupazione, che ha assunto caratura drammatica. Urge intervenire tempestivamente: alla classe politica, s’appellano i cittadini, che si sono svegliati dal letargo insopportabile.”

3 pensieri su “Salerno: Popolari per il Sud a convention per le amministrative

  1. Un consigliere avevate e non avete più nessuno. Ma che se ne frega il presidente di voi. Andate dove volete

  2. Fate il terzo polo. Solo cosi massacrerete Cirielli. Ora basta con queste prepotenze !

  3. Il Partito del Sud non può essere pensato e impersonato da politici di lungo corso. Il partito meridionalista deve nascere dall’accorpamento, sull’intrapresa di una comune azione politica fra i tanti movimenti e partitini meridionalisti che esistono e, nel contempo, creare una nuova Calsse dirigente, una classe politica che sia in grado di capire e impersonare la ineluttabile voglia di cambiamento della gente del Sud, voglia ribadita con il grande astensionismo che si è registrato nelle ultime tornate elettorali. SE al Sud più del 40% non è andato a votare è segno che non si sente rappresentata dai pertiti nazionali (che da sempre fanno gli interessi del Nord) in campo ma, chiede indirettamente la nascita di un nuovo soggetto politico più capace di intercettare e interpretrare le esigenze del nostro contesto socio-economico.

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