Amare… non secondo il mondo!

di Rita Occidente Lupo

Kim Grove, neozelandese, alla fine degli anni ’60, invase le coppie innamorate con le sue vignette Love is…Un amore coniugato in tanti modi. Al chiar di luna o su una panchina al parco. Tra i banchi di scuola o sotto un ombrello grondante di pioggia. Un amore che, in ogni tempo, non cessa di stupire. In ogni salsa ed in mille lingue, con l’unica ricetta, tentar d’esser felici. Un amore che, il mondo attuale, sembra annientare d’edonismo. consumandolo nella sua stessa genesi! Il Papa, nel suo intervento a circa 80.000 adolescenti e giovani dell’ Azione Cattolica, ha ricordato l’oblatività d’un sentimento, connotato dal sacrificio non frustrante. In un’enfasi che, a volte, rasenta il paradosso, se connotato di sdolcinature, ma altre, inseguito come forza, per non sentirsi soli. In un mondo che sembra smarrirne l’identità. Ratzinger ha anche rammentato un suo episodio tra i banchi di scuola: accattivante nel parlare ai più giovani, ha incisivizzato il dono gratuito dello spirito. Invitando a non inseguire le mode del tempo, scortanti tutt’altre sponde. D’amore, oggi, bisogno come non mai. Per la solitudine che raggela i buoni propositi, di quanti hanno ancora la voglia di vivere all’insegna dell’altruismo. Di quanti credono che rimedi doc, in materia, ne esistano ben pochi, se finalizzati all’opportunismo economico: di tale sentimento, ancora si muore, se non si riesce a  vivere giorno dopo giorno, nell’ottica, per dirla con Segal ” Che amare significa non dover dire…mi spiace!”