Sen. Fasano: interrogazione su “Caso Claps a chi l’ha visto?”
Nella puntata di Martedì 27 Novembre 2010 di “Chi l‘ha visto?‟ trasmessa da Rai Tre, la conduttrice Federica Sciarelli, dopo aver parlato del cosiddetto, caso Claps‟, ha ripreso la notizia – lanciata in questi giorni da molti media – del ritrovamento, sotto i resti della ragazza, di un bottone di un abito talare cardinalizio dell‟allora Cardinale Joseph Ratzinger, oggi Sua Santità Benedetto XVI; il Sen. Fasano ritenendo le insinuazioni di tale accostamento, malgrado la precisazione in diretta della conduttrice (“È ovvio che un Cardinale non va nel sottotetto di una Chiesa e ci scusiamo se accostiamo il Papa a questa vicenda”), sia gravissimo ed oltraggioso, tanto più perché avvenuto in prima serata, ha rivolto una Interrogazione Parlamentare al Ministro delle Telecomunicazioni l‟interrogante chiede di sapere se è quali iniziative intende assumere per evitare il ripetersi di episodi altresì offensivi non solo della persona e dell‟Ufficio del Santo Padre, ma anche della sensibilità di milioni di telespettatori. Interrogazione a risposta scritta Fasano- Al Ministro delle telecomunicazioni Premesso che: nella puntata di Martedì 27 Novembre 2010 di “Chi l‟ha visto?” trasmessa da Rai Tre, la conduttrice Federica Sciarelli, dopo aver parlato del cosiddetto, caso Claps‟, ha ripreso la notizia – lanciata in questi giorni da molti media – del ritrovamento, sotto i resti della ragazza, di un bottone di un abito talare cardinalizio; considerato che: è pacifico che questo rientri nell’ambito del diritto di cronaca‟; lascia invece stupefatti, l‟accostamento fatto dalla conduttrice tra il ritrovamento di questo bottone cardinalizio e la visita a Potenza, 20 giorni dopo la scomparsa di Elisa Claps, dell’allora Cardinale Joseph Ratzinger, oggi Sua Santità Benedetto XVI; tenuto conto che: l‟interrogante, ritiene che tale accostamento, malgrado la precisazione in diretta della conduttrice (“È ovvio che un Cardinale non va nel sottotetto di una Chiesa, e ci scusiamo se accostiamo il Papa a questa vicenda”), sia gravissimo ed oltraggioso, tanto più perché avvenuto in prima serata, senza alcuna attinenza con lo sviluppo delle indagini (a meno che non si voglia accusare il Papa di essere a conoscenza del luogo del delitto o addirittura di esserne l‟autore!), in una delle Reti del servizio pubblico e, per giunta, in un programma che recentemente, ha già fatto parlare ampiamente di sé per la disinvoltura professionale con cui è stata condotta la puntata durante la quale venne ritrovato il cadavere di un’altra giovane ragazza, Sarah Scazzi di Avetrana, la cui madre venne informata in diretta della morte della figlia; l’interrogante chiede di sapere: se è quali iniziative il ministro in indirizzo intenda assumere per evitare il ripetersi di episodi altresì offensivi non solo della persona e dell’Ufficio del Santo Padre, ma anche della sensibilità di milioni di telespettatori.
Sen. Vincenzo Fasano