Vita di Missione: viaggio in battellino sul lago Tanganika, incontro con le zanzare

Padre Oliviero Ferro

C’è sempre qualcuno o qualcosa che scoccia. Se dovessimo fare una classifica, sicuramente al primo posto possiamo mettere le zanzare. Te le trovi dappertutto. Tu pensi che,mettendoti in viaggio sul lago,loro se ne stiano buone buone a casa. Niente da fare. Ti seguono. Si nascondo in qualche angolo del battellino. Poi,quando comincia a fare caldo, eccole in formazione di battaglia,decise a scocciare il più possibile. E allora la guerra comincia. Noi siamo in minoranza. Cerchiamo di sconfiggere il nemico. Me facciamo fuori tante,ma loro sono troppe e alla fine,vincono sempre loro. Sui nostri corpi ci sono i segni della sconfitta. I puntini rossi si sprecano. Sembriamo un tiro a segno. Sicuramente,loro sono là che fanno i conti e il loro generale premierà le più valorose,le più audaci. Noi,poveri sconfitti, dobbiamo correre ai ripari, perché fra poco arriverà la malaria e allora saremo veramente a terra. Ci toccherà rimpinzarci di medicine, restare per qualche giorno bloccati a letto,senza voglia di mangiare,con la nausea,con le ossa che fanno male. E loro verranno a curiosare,intorno alla zanzariera. Chissà quante risate si stanno facendo alle nostre spalle. Nei tempi passati, si era cercato di bonificare i terreni, per togliere le paludi,le acque stagnanti. Ma loro hanno convinto i grandi capi a intascarsi i soldi e a lasciare loro il territorio di caccia. E così il regno della zanzara diventa sempre più grande e i sudditi sempre più numerosi. Che ci possiamo fare?