Sicurezza civica regolamentata!

di Rita Occidente Lupo

Regolamento comunale a cui attenersi, per vivere all’insegna del decoro, la realtà urbana. Un dictat, quello che proviene dalla terra stabiese, che detta regole per il controllo territoriale. Sicurezza, decenza, igiene e decoro nelle attività e nei mestieri, mediazione sociale, pubblica incolumità ed educazione alla legalità: un vero e proprio vademecum, che l’amministrazione comunale dovrà ratificare nel prossimo consiglio di palazzo Farnese.  I dettami del documento, con sanzioni che partono da un minimo di 25€, ad un massimo di 500€. Divieto di giocare a pallone in strada, di girare in abiti succinti od a torso nudo in giardini piazze o parchi. Anche il lessico, da tenere a freno, evitando di proferire in luogo pubblico bestemmie e frasi offensive per il rispetto e la pietà altrui. Tabù la bestemmia o il vituperio. Inoltre, la vendita di alcolici, da disciplinare severamente.  Un modo per far sì che l’uniforme non s’identifichi solo col fiscalismo di sosta auto veicolare. Infatti, ciò che preme al sindaco, è accentare il ruolo che gli agenti della strada devono detenere in seno al processo di vivibilità civica. Senza dubbio, la proposta solleverà un vespaio di polemiche o transiterà per gli scanni comunali, tra il disappunto e la meraviglia ma, si sa, ogni innovazione, destinata, ai suoi albori, sempre a suscitare critiche, più che assensi. L’importante è lanciare il sasso nello stagno: se non altro, la città delle terme partenopee, ci tenta!