Camera Dei Deputati: convegno sui Flussi Migratori

“Unire le comunità italiane all’estero, rappresentare il settore, dare visibilità e contenuti ad un tema importantissimo per la nostra storia nazionale, in un momento in cui, purtroppo, regna la battuta facile sui nostri connazionali all’estero”. Con queste parole il Presidente dell’Asmef, Salvo Iavarone, ha dato il la al convegno dal titolo “Il flusso migratorio meridionale nell’Italia post-unitaria: centralità del porto di Napoli nell’emigrazione verso le Americhe“, svoltosi a Roma, nella Sala delle Colonne della Camera dei Deputati a Palazzo Marini. Un incontro svoltosi in perfetta sintonia con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, realizzato, grazie alla fattiva collaborazione dei tanti che attorno ad Amef (Associazione Mezzogiorno Futuro), “Sono stati spinti – sottolinea Iavarone – alla dispersione sul territorio di tante comunità e tante realtà diverse, ma caratterizzate dalla stesso senso di appartenenza, hanno deciso di realizzare, in Italia e all’estero, una serie di meeting sull’emigrazione italiana, per poi concludere il tutto con la trasferta presso la comunità italiana di San Paolo in Brasile, dal 15 al 22 novembre”. In questa chiave che il Presidente Iavarone ha voluto ringraziare tutti “per aver contribuito a dar voce anche quest’anno ad un grande tema, la storia dell’emigrazione italiana, che appassiona come pochi altri. Miti, tradizioni, storie familiari, passioni e violenze. Tutto in nome del popolo italiano, che – conclude – non è limitato a quello contenuto nei confini nazionali, ma si estende a tutto il mondo, in una miriade di ricordi e di identità semi nascoste”. L’appuntamento romano, come del resto l’intera edizione delle “Giornate dell’emigrazioni”, è stato realizzato grazie al patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e dell’Assessorato per l’emigrazione della Regione Campania. A tal riguardo l’assessore regionale Avv. Severino Nappi, ha voluto pubblicamente ringraziare il Presidente dell’Asmef Salvo Iavarone, invitandolo a metter in campo sempre più iniziative a tal riguardo: “È stata un’iniziativa molto importante. Mi auguro che l’Asmef prosegua il cammino, fatto di risultati, attenzioni e di capacità, con il preciso intento di coagulare interessi intorno ad un tema vero, quale è l’emigrazione, su cui si deve investire. Dalla Regione Campania tutto l’interesse a portare avanti queste azioni”. Ma l’incontro ha visto anche illustri presenze nel campo intellettuale, come gli scrittori Luca Bianchi e Giuseppe Provenzano, lo scrittore e giornalista Francesco Durante, la scrittrice e saggista Simona Frasca, lo scrittore e sceneggiatore, Raffaele La Capria, il Prof. dell’Istituto l’Orientale di Napoli, Giuseppe Marincola, il Direttore del Museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino, Catia Monacelli, la Direttrice del Centro Altreitalie sulle migrazioni italiane, Maddalena Tirabassi, l’antopologo e Presidente del Centro Etnografico Campano, Ugo Vuoso e la Direttrice scientifica Asmef, Valeria Vaiano. A porgere invece i saluti istituzionali: l’ Assessore alle Politiche Sociali e dell’Emigrazione della Regione Campania, Avv. Severino Nappi, il Consigliere comunale di Anguillara Sabazia (Roma), Daniela Gasperini e il Presidente dell’Asmef, Salvo Iavarone. Ma non è mancato il contributo fattivo del Sottosegretario agli Affari Esteri, con delega agli italiani all’estero, sen. Alfredo Mantica, che in occasione del convegno ha voluto inviare un suo personale messaggio: “La storia che dimentica l’emigrazione – ricorda il Sottosegretario  – è incompleta. Gli italiani all’estero, provenienti da ogni parte della nazione con alle spalle storie, lingue e tradizioni diverse, hanno continuato a sentirsi Italia, ad appartenere ad un Paese che non intende dimenticarli, ma intende conservare un mutuo  riconoscimento di esperienze e conoscenze”.
“Sono gli stessi italiani all’estero che hanno contribuito e partecipato alla realizzazione ed alla definizione dell’unità nazionale. Da parte di chi parte c’è, e c’è sempre stata – ha concluso – un forte senso di appartenenza; da parte di chi resta deve esserci, invece, un impegno forte e concreto nel mantenere saldo un rapporto vantaggioso e unico”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’Assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Campania, cui è stata assegnata anche la delega sulle politiche migratorie,  Severino Nappi secondo il quale “a volte si ha l’impressione che il mondo dimentichi il passato e, quindi, anche l’emigrazione. Ma non è così  se ancora oggi, a distanza di secoli dai primi flussi migratori, il tema dell’emigrazione sia centrale, soprattutto all’interno delle politiche regionali”. Ma Nappi ha voluto affrontare il tema anche in chiave moderna, attualizzando il tutto, ricordando come “Oggi ci troviamo ad affrontare un’emigrazione diversa, in termini qualitativi piuttosto che  quantitativi:  gli emigranti, veri ambasciatori della Campania all’estero, danno oggi un grandissimo contributo alla crescita regionale. E a noi che restiamo nella nostra terra spetta il compito di essere degni dei nostri corregionali all’estero”. Sullo stesso tema ha dibattuto il Vice-direttore Svimez, Luca Bianchi, che ha ricordato come “Nel corso degli anni, l’emigrazione italiana si è modificata nelle forme e nei protagonisti. Oggi, piuttosto che di emigrazione, è più corretto parlare di mobilità, fenomeno quasi esclusivamente giovanile. E così, se  durante i primi flussi migratori erano 300.00 i lavoratori che lasciavano l’Italia, oggi sono 300.000 i giovani che dal Sud si trasferiscono al Nord, o addirittura all’estero, in cerca di fortuna o di una prima occupazione non sempre all’altezza della loro preparazione”. Ma l’emigrazione italiana verso i paesi del Sudamerica è stata possibile anche grazie anche al ruolo fondamentale delle donne italiane. Su questo punto si è soffermata il Consigliere comunale di Anguillara Sabazia (Roma), Daniela Gasperini, da sempre attenta alle politiche femminili e giovanili. “Per tanti italiani, quasi esclusivamente uomini, che partivano, altrettante donne restavano in Italia. È necessario ricordare – aggiunge l’esponente sabatino – gli italiani emigrati, ma è altrettanto necessario ricordare le tantissime donne, che si sono fatte carico della responsabilità di mandare  avanti la propria famiglia e di educare i figli in un contesto economico e sociale particolarmente difficile”. Un contesto che è stato il fulcro di Mineurs, un film di Fulvio Wetzl, con Franco Nero e Valeria Vaiano (soggettista, sceneggiatrice, coproduttrice e direttrice scientifica di Asmef), dove mogli e figli, raggiungono i padri, imparando a conoscere lo sfruttamento dei lavoratori e di conseguenza ad integrarsi in un contesto diverso dalla terra natia. La proiezione del film, avrà luogo nelle prossime settimane nella Capitale e vedrà attenti osservatori i ragazzi dell’Istituto Comprensivo San Francesco di Anguillara Sabazia, guidati dalla dirigente scolastica Laura Lauri e di altre scuole medie della regione Lazio e della Campania.