Salerno: Radicali, Salzano sospende sciopero della fame

Sospeso lo scorso venerdì sciopero della fame giunto all’11° giorno, Donato Salzano Segretario dell’Associazione Radicale “Maurizio Provenza”. Il suo digiuno di lotta e dialogo a difesa del Consiglio Comunale di Salerno, affinché la Commissione comunale “Statuto”approvi e licenzi la cosiddetta “Bozza Provenza”, quale regolamento per l’esercizio del voto referendario consultivo, come previsto oramai dal lontano 1991 dallo Statuto Comunale, cui non ha ancora avuto seguito dopo diciotto anni la sua attuazione, nonostante undici giorni di Satyagraha e molti presidi nonviolenti. Dichiarazione di Salzano: “Un fortissimo abbraccio a Marco Pannella e Mario Staderini, alle compagne e i compagni del Comitato Nazionale di Radicali italiani per aver voluto sostenere il mio piccolo Satyagraha. Soltanto oggi – mi sono dato tempo e dato tempo a lor signori – ho deciso di comunicare le ragioni del mio sospendere, ma la volontà ferma di non smettere, il mio digiuno duro e solitario, durato per ora inizialmente undici giorni. La mia lotta nonviolenta e gandhiana per la difesa del Consiglio Comunale terminerà soltanto con l’approvazione della “Bozza Provenza”. Il mio atto di consegnarmi al “Regime partitocratrico locale” da militante Radicale, quale “Prigioniero politico e obiettore di coscienza nonviolento” – forse ancora per poco a piede libero – come gesto di rivolta nonviolenta, tale da difenderci e difendermi dalla violenza dei “Signori del gettone” della Commissione”Statuto”. La mia fame di giustizia e la mia ricerca di verità e amore lunga diciotto anni, come diciotto gli anni di silenzio del Sindaco Vincenzo De Luca sulla strage di diritto perpetrata e continuata, perseguita dalla sua amministrazione del fare “Contra Statuto” e senza Democrazia. Come si sa, le stragi di diritto ben presto diventano stragi di popoli, alla Casa Circondariale di Fuorni da tempo è già iniziata, ma comincia anche per questa città bruscamente risvegliatasi violenta dopo i baccanali orgiastici delle Festività Patronali tra “Sangue e milza”consumatisi nella notte del Seggio del Campo”. Io invece ancora spero, io ho ancora speranza oltre la speranza. Spes contra Spem!”