Mercato San Severino: presentato il libro di Casale su Petrosino

Martedì 5 ottobre, presso la sala consiliare del Palazzo Vanvitelliano, ha avuto luogo la presentazione dell’ultimo libro scritto da Francesco Casale, “Da Petrosino a Borsellino – Memoria, Cultura e Legalità nella casa-museo di J.Petrosino a Padula”, edito da “L’Opera” di Vallo della Lucania.  Alla tavola rotonda, c’erano, oltre all’Autore, l’Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione, Assunta Alfano, il Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Perozzziello, il giornalista Eugenio Ciancimino, ed il Dirigente Scolastico dell’Istituto Scolastico Superiore “Virgilio”, Luigia Trevisone. “Petrosino e Borsellino – ha detto l’Assessore Alfano – sono due uomini distanti nel tempo, ma vicini per molti aspetti, due martiri della legalità e della giustizia. Come sostenevano Borsellino e Giovanni Falcone, la mafia non è invincibile, è un fatto umano, ha, dunque, un inizio ed anche una fine. Nella lotta a questo fenomeno, un ruolo decisivo ce l’ha la scuola, che deve indicare ai giovani modelli positivi da seguire”.“Il volume del prof.Casale – ha aggiunto il dirigente scolastico, Trevisone – è un libro di ricerca che fa bene alla memoria, soprattutto dei ragazzi. La nostra scuola affronta costantemente queste tematiche, prezioso è il richiamo alla Costituzione per preparare una cittadinanza attiva. La mafia si vince con la repressione della magistratura e delle forze dell’ordine, ma, anche, con la partecipazione attiva delle varie agenzie educative. Il prof.Casale riesce a coinvolgere gli alunni in argomenti centrali, come questo”. Apparso a tratti emozionato, il giornalista Ciancimino ha ricordato la figura del giudice Borsellino: “il mio – ha spiegato – vuole essere un intervento che mira a descrivere il magistrato come uomo e come cristiano. Eravamo amici fin dalla gioventù, lui conobbe la mafia nel momento in cui essa spostava i suoi interessi dal mondo agricolo al settore edile, col “sacco di Palermo”. Paolo era preoccupato e scrupoloso: voleva sempre accertarsi se c’erano gli elementi per tenere un uomo in carcere. Sicuramente, Petrosino e Borsellino non sono stati difesi dallo Stato. La mafia è ovunque ci sia business e gestione del potere, era presente perfino nel partito nazionale fascista”.In conclusione, c’è stato l’intervento dell’autore: “ringrazio – ha detto il prof.Casale – l’Amministrazione Comunale, sensibile a queste iniziative. Petrosino e Borsellino sono due eroi della tragedia greca, consapevoli di essere soli nella lotta personale contro la mafia. Petrosino inaugura un secolo di lotta alla mafia, Borsellino lo chiude. Petrosino, inoltre, è l’icona perfetta dell’integrazione e dell’immigrazione: seppe adattarsi in America, senza pretendere di imporre la sua cultura d’origine, ma accettando la cultura del suo nuovo Paese. In conclusione, posso dire che Petrosino e Borsellino erano sorretti non solo da un orizzonte umano, ma, soprattutto, cristiano. La loro fu una vita orientata sui valori cristiani, consapevoli che Gesù Cristo è Via, Verità e Vita”. Le 251 pagine dell’opera sono corredate da un ricco apporto iconografico e da una interessantissima appendice documentale, oltre che da una significativa indicazione bibliografica, indice dei nomi e note esplicative a piè pagina, frutto di una scrupolosa ed appassionata ricerca. Francesco Casale è Docente di Discipline Giuridiche ed Economiche presso l’Istituto di Istruzione Superiore Polispecialistico “Virgilio” di Mercato S.Severino. E’, inoltre, Avvocato civilista specialista in diritto della famiglia, con patrocinio anche nei Tribunali Ecclesiastici.