Faceto Presidente?

di Rita Occidente Lupo

Di cattivo gusto, anche nel mondo mediatico, si parla da un bel pezzo. Non fosse altro che per quella volontà, made partenopea, di voler stupire. E di voler creare e ricreare, gag che scivolano sempre più spesso nello scurrile. In una società interreligiosa, ormai nulla più stupisce in tema di parodie. Ma il rispetto per la religiosità, senza per forza di cose giungere a forme di bigottismo o di pietas, di mera memoria virgiliana, andrebbe tutelato. E se il mondo islamico, ancora in fermento per satire lesive della moralità, l’universo cattolico appare sempre più nicchiare anche dinanzi alle provocazioni che la società laicale, lancia costantemente a mo’ di sfida. Perfino gli alti colletti bianchi della politica, si lasciano andare…anche alla mancanza di decorosa verbalità. E così, l’Osservatore Romano ha puntato, dalle sue colonne, l’attenzione sul Cavaliere, definendo “deplorevoli battute” , quelle che offendono “il sentimento dei credenti” e “la memoria sacra dei sei milioni di vittime della Shoah”.  E la condanna dei vescovi, contro la bestemmia” mancava solo questa dentro la barzelletta del presidente”. Anche gli attacchi a Rosy Bindi, non nuovi per la parlamentare con una storia politica non dell’ultim’ora, storpianti. Il guaio è che la voglia o, meglio, il credersi originali e simpatici, nel denigrare dignità e credenze altrui, nel lanciare battutine di dubbio gusto e nel raccontare barzellette, tutt’altro che facete, fa seriamente riflettere su quelli che sono i gusti degl’Italiani. Su quello a cui ormai siamo avvezzi, in tema d’ilarità e che finisce per strappare il plauso: il che, francamente, preoccupa notevolmente!

 

3 pensieri su “Faceto Presidente?

  1. Una barzelletta è una barzelletta. E’ finzione, è recitazione. Chi la racconta non è se stesso; per pochi secondi, veste i panni del narratore e si pone fuori dalla reltà. Sì, perchè la barzellatta è sempre surreale. C’è solo una cosa più comica di una barzelleta : prendere sul serio la barzelletta stessa. Chi specula su quelle storielle, raccontate in un contesto privato, carpite con un telefonino e divulgate in modo strumentale, rischia di apparire bigotto e colpevolmente conformista. E chi, peggio ancora, usa la fede per difendere le proprie ragioni, farebbe meglio a guardare in casa propria e a riflettere sulle politiche abortiste dei propri compagni di coalizione.

    Saluti – Angelo Cennamo

  2. Ci voleva la bestemmia perchè ci fosse qualche sussulto da parte del mondo cattolico.(A sentire il cardinale Fisichella, poi, bisognerebbe contestualizzare l’espressione, senza tanto drammatizzare…)
    Caspita…! Sono passati quasi 20 di berlusconismo e ne abbiamo visto e sentito di tutti i colori al punto che gli italiani hanno perso qualunque valore etico, morale, politico, sociale…Tutti i giorni vengono offese e si continua a offendere le ns istituzioni, la ns Carta Costituzione, le vittime dell’ingiusitzia, si oltraggiano i giudici mentre si ergono ad eroi i criminali, si fanno le leggi-vergogna ad personam e “ad criccam”,trasformando continuamente la menzogna in verità, ci hanno privato del “vero” diritto di voto,si sta distruggendo ogni orizzonte ideale nei ns giovani, si calpestano intere generazioni che hanno lottato per i diritti e la solidarietà ecc…ecc..e tutto questo senza particolare scandalo da parte della Chiesa Cattolica; anzi vediamo ogni giorno che essa gli fa da scudo, che “va a braccetto”, solo per salvaguardare interessi e privilegi… e noi stiamo quì a fare gli offesi…?! E’ da tempo che si è perso ogni pudore e il piacere della vergogna!possiamo solo ammettere di essere un popolo infantile e il ns è l’atteggiamento di un bambino che dice che non si ruba la marmellata pur avendone la bocca sporca.
    Sinceramente mi viene solo da ridere!.

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