Salerno: Ordine Ingegneri Zambrano “Legge ubanistica, un fallimento”

 Gli ingegneri campani chiedono al Consiglio regionale una rivisitazione radicale della legge regionale 19/2009, meglio nota come “Piano Casa”, varata dall’assemblea legislativa del Centro direzionale nove mesi fa. Lo fanno con un articolato documento, inviato al presidente della IV Commissione Consiliare Permanente, onorevole Domenico De Siano, e firmato dal neo presidente della Federazione degli Ordini degli ingegneri della Campania, Armando Zambrano, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Salerno. Le proposte contenute nel documento sono state elaborate da un apposito gruppo di lavoro, all’esito di un’audizione svolta in IV Commissione nello scorso mese di luglio e trovano il loro criterio informatore unitario nella riqualificazione del patrimonio edilizio, “al fine – si legge – di pervenire ad un significativo miglioramento del livello di sicurezza, anche sismica, e ad una reale efficienza energetica”. Allo studio della IV Commissione ci sono già una serie di emendamenti di modifica proposti dal governo regionale con una delibera dello scorso 18 giugno: “emendamenti – si legge nel documento firmato dal presidente Zambrano – che appaiono condivisibili, anche se risultano scarsamente incidenti sulle effettive possibilità di ampliamento dell’efficacia della legge che, com’è noto, ha avuto finora scarsissima applicazione”. La Federazione campana degli Ordini degli Ingegneri “condivide la necessità di una completa rivisitazione della legge regionale urbanistica del 2004, che ha prodotto in 5 anni l’approvazione solo di una decina di Piani Urbanistici di nuova generazione e può considerarsi quindi un fallimento, anche per la scarsissima presenza di nuovi e moderni contenuti tecnici ed urbanistici, che possono ridare slancio alla necessità di un nuovo e generale processo di pianificazione territoriale”. Quanto al “Piano Casa”, gli ingegneri campani pongono l’accento sulla necessità di modifiche sostanziali “allo scopo di avviare un reale processo di sostituzione edilizia di quella gran parte delle costruzioni esistenti di scarsa o pessima qualità architettonica, statica e impiantistica. Nello stesso tempo, la Federazione ritiene necessario che il nuovo testo incentivi la cosiddetta “moneta urbanistica”, ovvero una giusta valorizzazione e premialità anche in termini di snellimento delle procedure amministrative e di dimensioni da autorizzare. “Contiamo – è l’auspicio del presidente della Federazione campana degli Ordini degli Ingegneri, Armando Zambrano – di stabilire uno stabile rapporto di confronto e collaborazione con la IV Commissione. L’interlocuzione con l’organo legislativo della Regione Campania non verrà mai meno. La legge sul Piano Casa, così com’è formulata, non potrà mai consentire alla nostra regione di avviare un serio, radicale, processo di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Per questo, sono necessarie una serie di modifiche sostanziali. Noi ci permettiamo di suggerirle, alla IV Commissione in prima istanza e all’aula successivamente il compito di tenere conto delle nostre specifiche tecniche”.