Salerno: Crescent “Verba volant, scripta manent!”

“Verba volant, scripta manent” e soprattutto “in video veritas”. E sul Crescent c’è tutto ciò. Procediamo con ordine, perché alla fine scopriremo un’incredibile realtà. Di “verba”, o se preferite “chiacchiere”, è dal 18 marzo 2009, presentazione ufficiale del plastico tarocco, che il sindaco ci riempie la testa sul Crescent e la sua valenza turistico-storica-monumentale e addirittura ambientale. A noi sembra più banalmente una speculazione edilizia anni 60’/70’, anacronistica rispetto ai tempi in cui viviamo. Tra gli “scripta” resta in calce al progetto definitivo di Bofill la misura dell’altezza del mastodonte per civile abitazioni per “famiglie normali” (come le definì il sindaco  nel maggio 2009): ovvero 28 metri e 10 centimetri, e cioè ben 12 metri in più dell’attuale Jolly hotel. Difficile immaginare come la presenza del mastodonte Crescent, in sostituzione del Jolly, possa favorire la visuale dal Lungomare, al massimo l’affossa in maniera definitiva. Se il Jolly era un muro, il Crescent sarà una muraglia.Ma è nel “video”, badate bene, sempre quello ufficiale presente sul sito del Comune  relativo alla famosa presentazione del 18 marzo 2009, che in scarsi trenta secondi, quelli che vanno dal minuto 19.04 a 19.27, emerge una clamorosa verità: “Il Crescent nel suo punto di vertice è alto 24 metri e 50 centimetri (balla, ndr), misura adeguata (pausa solenne, ndr): più basso sarebbe stato una cintura di magazzini, più alto (qui viene il bello, ndr) un’invasione”, parola di Vincenzo De Luca. Il Crescent, al netto del solaio della Piazza (+5 metri), sarà alto 28,10 metri. Come direbbe Peppino De Filippo “Ho detto tutto”

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