Regione: cons.Pica “Interventi per soggetti dislessici”

 Secondo studi nazionali si stima che circa il 4% della popolazione italiane convive consapevolmente con la dislessia. Vi è però anche una parte non trascurabile della popolazione che, purtroppo, vi convive senza saperlo. La dislessia è un disturbo di origine costituzionale che si manifesta, in soggetto dotati di adeguata intelligenza, in assenza di patologie e deficit neurologici e sensoriali, come difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segnali linguistici, ovvio nella correttezza e nella rapidità di lettura. Spesso di accompagna a disgrafia, disortografia e discalculia, tutti questi disturbi vengono racchiuse nel termine DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento).La presente proposta legge presentata lo scorso 21 settembre, intende superare questo gap informativo, con campagne di sensibilizzazione e percorsi specifici di formazione e aggiornamento. In Italia ci sono oltre 350.000 i ragazzi dislessici, a cui non è garantito il diritto all’istruzione, costituendo un fenomeno che non può non richiedere una giusta attenzione da parte del legislatore al fine dell’attuazione di interventi ritenuti opportuni negli ambiti scolastici, socio-sanitari e famigliari.“Il primo problema che si pone è quello di supportare adeguatamente il mondo della scuola nel riconoscere tali manifestazioni in alunni che, a causa di tali problemi di apprendimento, rimangono a livelli più bassi di due anni scolastici rispetto al resto della classe – dichiara Pica – è indispensabile, per la individuazione precoce dei DSA, attivare campagne informative per sensibilizzare e preparare i genitori, primi osservatori delle possibili difficoltà del figlio, nei confronti delle problematiche legate alle DSA, incrementando anche la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola, servizi sanitari e sociali, durante l’arco della formazione scolastica e professionale” conclude Pica. Questo il senso della Proposta Legge presentata, per far si che la Regione Campania si adoperi affinché alle persone con DSA vengano fornite uguali opportunità di sviluppo delle proprie capacità in ambito sociale e professionale, assicurando, per i concorsi pubblici di propria competenza, la possibilità di sostituire le prove scritte con un colloquio orale o di utilizzare strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, scrittura o di calcolo ovvero di usufruire di un prolungamento dei tempi stabiliti per l’espletamento delle medesime prove.