Pensione da precari?

Rita Occidente Lupo

Pianeta scuola: maglia nera alla Campania. Un fronte incandescente, che nei giorni scorsi ha visto migliaia di precari, esasperati dai nuovi tagli che il ministro Gelmini, prevede per la scuola. Un comparto sempre più insabbiato ed a rischio per quanti per anni hanno percorso l’iter burocratico delle supplenze, sperando di poter al fine avvantaggiarsi del ruolo di carriera. Con tante primavere sulle spalle, capelli bianchi e scarsa voglia di credere ancora alla befana, la mole degl’incerti occupazionali, sfidante la piazza istituzionale. Sperando che le acque, possano agitarsi a proprio vantaggio. Una protesta non più silente, ma urlata in nome d’una dignità che compete, a chi ha acquisito sul campo diritti per conseguirla. Sottoponendosi a corsi e concorsi, in ostaggio di doppi e tripli canali di fortuna. Con tanto di trolley, oliato per km d’asfalto inter o oltre regionale. Nei prossimi anni, i prepensionamenti assorbirebbero circa 220.000 precari. Inoltre, dal 2011, nuove lauree in base ad un sistema programmatico dettato dal reale fabbisogno. Posti vacanti, circa 20.000, mentre 220.000 i precari, anelanti assorbimento. Quest’anno, a  trasferimenti  conclusi, immessi in ruolo 10.000 precari docenti e 6.500 leve del personale Ata: previsti 3.500 docenti in più per il sostegno, 1.000 in aggiunta all’organico di fatto. Il rischio, per tanti, di sgocciolare i propri giorni pensionistici, al lumicino del precariato! Senza imbracciare striscioni della speranza, armando lotte sindacali! Senza sperare più nell’assorbimento o nello scorrimento di graduatorie, nell’esaurimento della propria pazienza! Per migliaia di docenti, infatti, si profilano orizzonti nebulosi. Dopo anni di attese, la certezza che non riusciranno mai ad occupare un ruolo, per il quale hanno lottato e studiato! Che non potranno vantare, a proprio attivo, una stabilità occupazionale, in un settore, saturo d’attese! Il dramma, proprio nel dover far indietreggiare chi ha votato la propria vita ad un settore, congestionato di proseliti! La scuola, fucina di talenti e palestra educativa, polmone occupazionale per niente chimerico per tanti giovani, perplessi nell’assecondare risposte  a “Cosa farò da grande…!” Precariato a vita, scotto non auspicabile!

 

 

 

Un pensiero su “Pensione da precari?

  1. Magari si potrebbe (per almeno due/tre anni) sopperire alla mancanza posti di lavoro nelle scuole rendendo obbligatorio il part time per chi svolge anche altri lavori (come in tutte la altre amministrazioni).

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