Salernitana: “Torna il derby con la Paganese dopo 28 anni”

  Continua la preparazione dei granata, in vista del derby di lunedì sera all’Arechi contro la Paganese, mentre nelle due piazze cresce l’attesa per questo importante appuntamento, che com’è noto, giunge dopo ben 28 anni. Mister Breda sembra aver trovato la quadratura giusta per la sua squadra e su questa intelaiatura intende lavorare con la massima concentrazione, non a caso sta utilizzando quasi sempre gli stessi uomini ed sta usando pochissime alternative, in pratica una sorte di mini – turnover per alcuni ruoli. Che dire , poi, del modulo, un 4 3 3 abbastanza atipico che prevede l’utilizzo di due esterni abbastanza mobili e veloci, capaci con le loro incursioni di mettere in difficoltà le retroguardie avversarie, per poi dare più concretezza ed incisività all’attacco, inserendo una seconda punta che vada ad affiancare l’ariete avanzato. In pratica Ragusa e Falzerano stanno fungendo da ali di vecchio stampo, una specie di tornante con compiti non esclusivamente offensivi, ma anche di ripiego per dare una mano ai tre centrocampisti previsti dal 4 3 3, un ruolo fondamentale per gli equilibri dei vari reparti, ma soprattutto per l’omogeneità e compattezza della squadra. Un altro tangibile risultato il trainer granata lo ha avuto dalla ritrovata impenetrabilità del pacchetto difensivo laddove la coppia Peccarisi – Murolo continua a giganteggiare partita dopo partita, grazie anche all’innesto dell’esperto Balestri e la piacevole sorpresa rappresentata dal giovane Legittimo, non a caso e dopo tantissimo tempo la Salernitana contro il Sudtirol non ha subito reti, un “lusso” che era diventata una vera e propria chimera per la compagine granata della passata stagione. Capitolo “senatori”, ebbene i vari Pestrin, Montervino, Polito ed il già citato Peccarisi si stanno rivelandosi fondamentali per mister Breda, la loro esperienza e tecnica, peraltro mai messe in discussione, si stanno rivelando le armi vincenti di questa Salernitana, ma soprattutto stanno facendo la differenza in un campionato difficile ed irrazionale, qual è quello di Prima Divisione. Tutto questo il trainer granata l’aveva capito sin da primo momento, anzi quando si parlava di cessione obbligata dei suddetti calciatori, faceva buon viso a cattivo gioco, in quanto si doveva tenere conto dell’aspetto finanziario, infatti il grande handicap è rappresentato proprio dal loro alto ingaggio, una vera e propria zavorra per il bilancio societario, ma da contraltare il loro status di calciatori di categoria superiore. A testimonianza di ciò la sostituzione non facile di Pestrin, appiedato da giudice sportivo, per la gara di lunedì sera, anche se i vari Carcuro, Tricarico, Russo e Franco fanno dormire sogni tranquilli all’ex allenatore della Reggina, ma il carisma dell’ex torinista poteva essere l’arma in più per ottenere una franca vittoria contro la Paganese di mister Palumbo. Intanto dal “Dirceu” di Eboli giungono notizie tranquillizzanti, la vittoria di Bolzano è servita a dare fiducia e consapevolezza dei propri mezzi alla squadra, quasi tutti disponibili ad eccezione di Merino, colpito da un fastidioso attacco influenzale, e Montervino che lamenta piccoli acciacchi muscolari, ma per entrambi non esiste alcun problema di impiego, pertanto il capitano sarà regolarmente al suo posto, mentre per i peruviano si prevede l’ennesima panchina, in attesa di tempi migliori. Dulcis in fundo la torcida granata, oltre ai soliti irriducibili, si potrebbe vedere lunedì i pubblico delle grandi occasioni? Speriamo di sì, sarebbe la fatidica ciliegina sulla torta che rappresenterebbe il ritrovato feeling tra la squadra ed il suo impareggiabile pubblico, per tornare a formare il famoso binomio vincente granata!!!