Vita di Missione: i sogni di un missionario, cantare

Padre Oliviero Ferro

Se vai in Africa e non impari a cantare e a danzare, ti mancherà qualcosa. Fin dall’inizio della mia esperienza, mi sono sentito coinvolto in questa atmosfera di festa, di gioia. Quando passi nei villaggi, senti le mamme cantare, quando pilano la manioca o ritornano a casa dal lavoro dei campi. I giovani, beh, loro cantano le ultime canzonette del loro cantante preferito e danzano al ritmo della musica. La domenica, poi, nella celebrazione liturgica, canti e danze ci riempiono di gioia. E’ il momento dell’incontro, della festa. Non si può restare in silenzio. Ognuno esprime quello che ha nel cuore. I bambini sono i primi che danzano,seguiti dalle mamme e dai papà. I giovani danno il ritmo nella corale e battendo i tamburi. E allora anche tu non puoi non cantare e danzare. Certo non lo fai bene come loro. Hanno la musica nel sangue. Ma, vedendoti partecipare, sono felici, perché tu apprezzi la loro gioia. E la sera, quando stai per addormentarti, mentre cerchi di cacciare via le zanzare, ti viene ancora voglia di cantare. E sognando continui di essere insieme con loro per ringraziare il Signore della gioia e della danza.