Cellulare vincente!

 di Rita Occidente Lupo

Tanta voglia di…chiacchierare. Così Sabrina Ferilli, fino a qualche tempo fa, con smagliante sorriso, invitava alla conversazione senza limiti sul filo. Diventato sempre più inesistente, con tanto di rispetto per i cordless e per gli apparecchi d’ultima generazione, dal lontano 1973. Da quando cioè, una specie di radio trasmittente, a mo’ di mattoncino, con tanto d’antenna estraibile, si tramutava in magico telefonino, tra l’invidia dei meno abbienti. Dati i costi vertiginosi, come avviene per ogni novità che si rispetti e che il mercato accoglie generosamente: col tempo, tariffe più contenute. Oggi, a portata anche dei bambini, il cellulare non suscita più invidia al solo trillo. Sempre più diffuso, impostosi sul fisso: nel 2009, 113,8 miliardi per i telefonini contro 103,8 miliardi per le vecchie cornette. I tempi delle conversazioni, dilatati, contrariamente ai distillati minuti iniziali: 112,3 miliardi di minuti parlando al telefono fisso e 108,7 miliardi a quello mobile. Il fisso perde sempre più quota dunque, sia per le chiamate locali, nel 2009 -4,1%, che per quelle internazionali -19,1% e verso i cellulari -10,3%. In quanto alle vecchie cabine, che un tempo animavano le strade, nel 2009 servite soltanto per 170 milioni di minuti di telefonate, contro i 220 milioni dell’anno precedente. Insomma anche tra le quattro pareti domestiche, vincente il telefonino d’ultima generazione!