Bagnasco: 8 per mille alla Chiesa!

di Rita Occidente Lupo

La preoccupazione ecclesiale, notevole. In merito al famoso contributo reddituale, che tanti cattolici, puntualmente destinano al sostentamento della Chiesa. Alla luce dei pressanti episodi di pedofilia, sempre più incalzanti di recente, la condanna dello stesso Papa, a tali atti di violenza sui minori, non basta a snidare le perplessità sulla gerarchia. Segnali di sfiducia, già nell’aria da tempo. Con la bombardante requisitoria, in merito al corretto utilizzo che vien impiegato per offerte e gettito fiscale. Di qui la premura del cardinale genovese, Angelo Bagnasco, nei giorni scorsi, alla prelatura. Affinchè incentivino, il gregge pastorale,  nel rinnovare la fiducia ai seguaci di Cristo. Alla luce della relazione del vicario degli Affari Economici, Mario Capurro, per gli evidenti segni di calo dell’8 per mille. Un allarme non casuale, giacchè i contributi per il sostentamento del clero, finiscono per sanare esigenze di ordine materiale degli ecclesiastici. Il battage diffamatorio, che sempre più spesso amplifica atteggiamenti e denuda mancanze dei consacrati, non invita certamente alla fiducia. Ma è pur vero che, come in ogni caso, non si può omologare né generalizzare. Tanti sacerdoti vivono ancora il proprio ministero con la dovuta cura, da autentici pastori d’anime. In nome di tale luci, spesso offuscate dalle ombre che, s’allungano sempre troppo , per esser interpretate nel verso giusto, la prudenza cristiana, virtù da tenere senza dubbio in conto, ma coniugabile sempre con la carità, che per l’apostolo dei Gentili “tutto copre e non avrà mai fine”.