Cava de’ Tirreni: Città Democratica sulla crisi Cstp

 Le esternazioni riguardanti il CSTP sono oramai al limite del grottesco e del ridicolo (se ridicole possono sembrare i tentativi di giustificare lo sperpero di denaro pubblico). Infatti da una parte ci si lamenta delle difficoltà economiche del Consorzio, dall’altra si vagheggia di nuove assunzioni e si spreca il denaro dei contribuenti.A seguito delle aggressioni ad alcuni autisti, alcuni amministratori hanno ventilato l’ipotesi di nuove assunzioni (circa 50) per ricoprire la figura di bigliettaio, anche se al contempo lamentano difficoltà economiche per il CSTP. A prescindere che le mansioni di bigliettaio sono state abolite dal 1987, ma è proprio questa la reale soluzione al problema delle aggressioni? Noi crediamo proprio di no, anzi riteniamo che oltre che antieconomica tale proposta sia soprattutto populistica. Bene ha detto, invece, nell’intervista riportata il 26 agosto dal Mattino, Ugo Carpinelli: occorre blindare la postazione degli autisti per garantirne la sicurezza; bisogna creare una vera sinergia con le forze dell’ordine, i comandi di polizia e le associazioni sindacali. Del resto quest’ultima iniziativa era stata già presa, qui a Cava, dall’amministrazione Gravagnuolo ed era stata molto efficace per la sicurezza non solo degli operatori del CSTP, ma anche delle persone che usufruivano del servizio di trasporto. L’amministrazione Gravagnuolo ben conosceva l’importanza del trasporto pubblico sul nostro territorio tant’è, che grazie all’ottima gestione del bilancio, la nostra città risulta essere tra le più virtuose per ciò che concerne il conferimento di quanto dovuto al Consorzio. A proposito di spese inutili sovviene una domanda: la vecchia gestione del CSTP (presidente D’Acunto), al fine di risparmiare soldi del Consorzio, aveva portato i mezzi della Linea 9, che inizia la sua corsa proprio da Cava, dal deposito di Pagani a quello di Cava, più nuovo e vasto. I risultati erano stati ottimi: in pochi mesi sono stati risparmiate alcune decine di migliaia di euro. Il nuovo CdA ha senza nessun motivo nuovamente spostato tutto al deposito di Pagani. Possibile mai che per una bieca politica di municipalismo favorevole all’agro debbano essere bruciati soldi di tutti i cittadini e che il nuovo e moderno deposito di Cava debba essere sottoutilizzato? Cosa fa in merito a tutto ciò l’odierno sindaco di Cava?