Stio: emergenza alcolismo

Il fenomeno dell’abuso di alcool tra i giovani attanaglia e colpisce ormai anche il Cilento e la comunità stiese. A lanciare la riflessione-allarme è il Presidente di una Associazione come “ No Alcool – Digli di Smettere “, nata ad operra di un padre , Alessandro Mazzamuto, è tanti altri genitori del comprensorio, preoccupati per il crescere del fenomeno. “ Non vorrei creare falsi allarmismi – dice Mazzamuto – ma quest’anno siamo seriamente preoccupati per il fatto che stiamo notando un aumento notevole di giovani che abusano  nell’assunzione di alcool “. Questo proiblemaq sociale fino a qualche  mese fa non si registrava minimamente  nella comunità cilentana e stiese in particolare. “ Associare la cultura del divertimento e della festa tra i ragazzi tra i 15 edi 18 anni – continua Mazzamuto nella sua  lettera inviata anche al Sindaco del piccolo ma stupendo borgo cilentano, Pasquale Caroccia – con l’abuso di alcool r conseguente alterazione dello stato psicofisico è davvero allarmante. E quello che è più grave è che le Autorità amministrative restano indifferenti alò fenomeno, sottovalutandolo moltissimo “. Anche il C omitato Sviluppo Cilento e la Guardia Ambientale scendono in campo e scrivono al Prefetto di Salereno ed al Comandante provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Gregorio De Marco  per chiedere di promuovere maggiori controlli sul territorio. “ Nel Comprensorio ci sono due ottimi Comandanti di Stazione dell’ Arma dei Carabiniere, il maresciallo Trifirò a Stio e il maresciallo Galletta a Monteforte, ottimi sottufficiali dei Carabinieri – è scritto nella nota inviata alò Comando provinciale dell’ Arma – che sicuramente sapranno affrontare ed arginare il fenomeno “. Dunque la carenza dei servizi sociali che il municipio non attiova, la scarsa presenza del coordinamento dei Vigili urbani e le lotte instentine nella maggioranza di governo a Stio, stanno generando questa mostruosità sul piano sociale, che ha unh costo elewvato per l’intera collettività. “ C’è un detto cilentano  che recita – concude la nota del Comitato Sviluppo Cilento – che mentre gli asini litigano ( i ciucci ) i barili si scassano…” Dunque le lotte assurde della politica anche locale e la distrazione della Giunta stanno generando questa anomalia. Eppure Stio è un boirgo pieno di iniziative potive, artigiani in gamba come il fabbro Pietro  Gallo, imprenditori come la bravissima Maurizia D’Ambrosio, il produttore di salumi e insaccati vari come Giggetto Lillo. Questo neo dell’alcoolismo andrebbe sicuramente arginato e cacciato via da una  Comunità sana e Onesta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il fenomeno dell’abuso di alcool tra i giovani attanaglia e colpisce ormai anche il Cilento e la comunità stiese. A lanciare la riflessione-allarme è il Presidente di una Associazione come “ No Alcool – Digli di Smettere “, nata ad operra di un padre , Alessandro Mazzamuto, è tanti altri genitori del comprensorio, preoccupati per il crescere del fenomeno. “ Non vorrei creare falsi allarmismi – dice Mazzamuto – ma quest’anno siamo seriamente preoccupati per il fatto che stiamo notando un aumento notevole di giovani che abusano  nell’assunzione di alcool “. Questo proiblemaq sociale fino a qualche  mese fa non si registrava minimamente  nella comunità cilentana e stiese in particolare. “ Associare la cultura del divertimento e della festa tra i ragazzi tra i 15 edi 18 anni – continua Mazzamuto nella sua  lettera inviata anche al Sindaco del piccolo ma stupendo borgo cilentano, Pasquale Caroccia – con l’abuso di alcool r conseguente alterazione dello stato psicofisico è davvero allarmante. E quello che è più grave è che le Autorità amministrative restano indifferenti alò fenomeno, sottovalutandolo moltissimo “. Anche il C omitato Sviluppo Cilento e la Guardia Ambientale scendono in campo e scrivono al Prefetto di Salereno ed al Comandante provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Gregorio De Marco  per chiedere di promuovere maggiori controlli sul territorio. “ Nel Comprensorio ci sono due ottimi Comandanti di Stazione dell’ Arma dei Carabiniere, il maresciallo Trifirò a Stio e il maresciallo Galletta a Monteforte, ottimi sottufficiali dei Carabinieri – è scritto nella nota inviata alò Comando provinciale dell’ Arma – che sicuramente sapranno affrontare ed arginare il fenomeno “. Dunque la carenza dei servizi sociali che il municipio non attiova, la scarsa presenza del coordinamento dei Vigili urbani e le lotte instentine nella maggioranza di governo a Stio, stanno generando questa mostruosità sul piano sociale, che ha unh costo elewvato per l’intera collettività. “ C’è un detto cilentano  che recita – concude la nota del Comitato Sviluppo Cilento – che mentre gli asini litigano ( i ciucci ) i barili si scassano…” Dunque le lotte assurde della politica anche locale e la distrazione della Giunta stanno generando questa anomalia. Eppure Stio è un boirgo pieno di iniziative potive, artigiani in gamba come il fabbro Pietro  Gallo, imprenditori come la bravissima Maurizia D’Ambrosio, il produttore di salumi e insaccati vari come Giggetto Lillo. Questo neo dell’alcoolismo andrebbe sicuramente arginato e cacciato via da una  Comunità sana e Onesta.