Salerno: Memoli, lettera aperta a Mons.Moretti Arcivescovo Primate

 Eccellenza Reverendissima, tra un mese esatto, V.E. sarà a Salerno e si troverà al centro dei festeggiamenti dell’apostolo Matteo, al quale sono diretti gli aneliti di fede e le richieste di intercessione del popolo Salernitano. Come noto a Lei, per quella data si svolge una solenne Processione che vede tra la folla le statue del Santo Patrono, di S. Giuseppe, di S. Gregorio Papa, dei Santi martiri Salernitani. La proporzione della partecipazione dei fedeli supera ogni considerevole immaginazione per cui due ali di folla per diversi chilometri attende ed accompagna i Santi Salernitani veneranti. Da alcuni anni, non per responsabilità ecclesiali, la Processione si è trasformata in una profana manifestazione civile che lascia registrare distrazione dei fedeli, clima da stadio di calcio, interessi al limite di un palio che si consumano al passaggio del Sindaco di Salerno  Vincenzo De Luca che da ateo militante non riesce a cogliere la gravità di tale “disturbo” che incentiva con la sua sollecitante condivisione dei “saluti”, dei cori di tifo, degli applausi creando una dimensione di paganesimo, profano e cafone. Come fedele e come uomo di vita pubblica mi permetto di chiedere a V. E. di rivedere il cerimoniale di quella giornata del 21 settembre, limitando gli eccessi che fanno perdere l’autentica espressione di fede alla processione. La Processione è destinata ai fedeli e non è necessario  mettere in forma ufficiale la fascia tricolore o azzurra di politici espressione dei vertici dei maggiori Enti Locali. Alle istituzioni civili, militari e politiche è riservata la presenza, come da cerimoniale, al Pontificale in Cattedrale, con tutti gli onori agli stessi riservati dalla circostanza, mentre si dovrebbe riservare la Processione al Popolo per mettere al centro della manifestazione la devozione e la preghiera e non la partecipazione ad un tifo profano. Sono sicuro che V. E.  avrà la possibilità di verificare quanto descritto e di chiedere, con il garbo di rapporti improntati a reciproco rispetto, agli uomini politici di astenersi dal partecipare con ” i galloni sulle spalle” alla Processione: chi vuole lo faccia unendosi alla folla dei fedeli in forma privata. La partecipazione alle funzioni del mattino può essere considerata sufficiente a testimoniare il legame civile e religioso alla festa liturgica della Chiesa Salernitana. Nella circostanza si inviano vivissimi ossequi mentre ben volentieri si attende la sua prima benedizione, segno di futura amicizia e collaborazione.

Avv. Salvatore Memoli  Consigliere Provinciale di Salerno Capogruppo  gruppo misto Cattolico

 

Un pensiero su “Salerno: Memoli, lettera aperta a Mons.Moretti Arcivescovo Primate

  1. SOLO LA VERITA’ HA DETTO IL CONSIGLIERE MEMOLI…..MA COME MAI NESSUNO DICE QUESTE COSE CHE POI TUTTI MA PRORPRIO TUTTI LE CRITICANO. E’ VERO LA PROCESSIONE E’ DIVENTATA UN TEATRINO E’ ASSOLUTAMENTE UNO SCHIFO! CARO DE LUCA MI DEVI SPIEGARE, PERCHE’ QUANDO ENTRI IN CHIESA NON TI FAI NEMMENO IL SEGNO DI CROCE E POI VAI IN PROCESSIONE. SEI PATETICO ! E SOPRATUTTO VERGOGNATI !

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