I furbetti della Costituzione

Angelo Cennamo

Mentre la maggioranza si logora nell’eterno duello tra Fini e Berlusconi, le forze di opposizione si preparano al probabile cedimento puntando al solo obiettivo possibile : la modifica della legge elettorale. Il maggioritario del “porcellum”, quello che attribuisce il 55% dei seggi al partito che prende un voto più degli altri, e che ricalca per molti versi il progetto di riforma dei referendari del prof. Guzzetta – già sostenuto in maniera bipartisan dal centro destra e dal centro sinistra in tempi non sospetti – sembra, infatti, non essere più gradito a Bersani e compagni. I sondaggi suggeriscono prudenza alle forze di centro sinistra : in caso di elezioni anticipate, il primo partito risulterebbe ancora una volta quello del cavaliere. E allora, nel caso dovesse venire meno la maggioranza, meglio adoperarsi per cambiare le regole del gioco piuttosto che andare al voto con la legge in vigore. Occorre convergere sui vecchi schemi, più adatti ai trasformismi e ai rimescolamenti dell’ultima ora. Tutti d’accordo nel versante degli antagonisti, ad eccezione forse dei finiani : da che parte stanno per davvero i futuristi, con la maggioranza o, come dice Fabio Granata, con Fli è nato un nuovo partito antiberlusconiano? Poco importa. Via il maggioritario, dunque. La priorità del centro sinistra è una sola, sempre la stessa : liberarsi del mostro di Arcore, ad ogni costo. Anche attraverso un fronte comune e paludoso – direbbe Galli Della Loggia – che tenga dentro Vendola e Fini. Insomma, le forze di opposizione, in vista di un probabile scioglimento delle camere, preferirebbero che Napolitano offrisse loro una sponda per varare un governo tecnico o politico, la definizione è irrilevante, destinato a rimanere in carica giusto il tempo necessario per realizzare l’agognata riforma. Fatta la quale, le elezioni non rappresenterebbero più un incubo. Berlusconi prenderebbe più voti di Bersani e Di Pietro? Chissenefrega! Il cavaliere finirebbe tra i banchi dell’opposizione e a Palazzo Chigi si insedierebbe un fantomatico mister X, scelto non dalla maggioranza degli elettori, ma dalle segreterie dei partiti con qualche inciucio parlamentare. La soluzione prospettata ed auspicata dal centro sinistra, sia chiaro, sarebbe perfettamente conforme al dettato costituzionale del ’48, quello tramandatoci dai padri costituenti del ventennio fascista. La nostra magna charta, infatti, ancora oggi  prevede che i governi nascano tra i banchi parlamentari, dopo ampie e avvedute discussioni. E’ questa l’ortodossia costituzionale che piace tanto ai praticanti del diritto istituzionale. Poco importa se da oltre 15 anni la nostra democrazia vive e prende corpo secondo altri schemi, più innovativi e liberali. Poco importa se i cittadini al seggio elettorale hanno sbarrato la scheda sul nome del partito che avrebbero voluto essi stessi mandare al governo, indicando Veltroni o Berlusconi presidente. Eppure il bipolarismo esiste, è in vigore come lo è la costituzione. Fu introdotto da una legge sollecitata ed approvata direttamente dai cittadini italiani con un referendum, e perfezionato qualche anno dopo da un’altra legge votata dalla maggioranza dei parlamentari e promulgata dall’attuale Presidente della Repubblica. Qualcuno potrà dissentire, ma con l’introduzione del maggioritario e la conseguente nascita del bipolarismo, il nostro Paese ha smesso di essere una democrazia parlamentare per trasformarsi, di fatto ma anche di diritto, in una Repubblica presidenziale. Non sappiamo per quanto tempo ancora questa maggioranza riuscirà a resistere sotto i colpi dei finiani. L’esame sui 4 punti indicati dal premier è vicino; quello relativo alla riforma della giustizia il più caldo di tutti. E’ lì che potrebbe finire la corsa di Berlusconi. Toccherebbe poi al capo dello Stato fare la scelta più ardua. Ma qualunque essa sia, sarà giudicata sbagliata.

9 pensieri su “I furbetti della Costituzione

  1. è veramente assurdo come te la canti e te la suoni, anzi, come ve la cantate e ve la suonate. pur sapendo benissimo come stanno le cose, hai/avete portato in piazza una baruffa che sa di litigio tra marito e moglie, avete rovinato, in un momento di crisi mondiale, con le famiglie stressate spaventosa, i pochi momenti di serenità degli italiani:qualche giorno di riposo e di ferie in agosto. e per quale motivo? perchè non andate d’accordo tra di voi?
    solo i leberali, liberisti e libertari sono convinti che piantando ceci poi raccoglieranno patate! il difetto è originario e risiede in un patto elettorale bugiardo all’interno del pdl ed ora ne pagate le conseguenze. non centra niente l’opposizione (che cerca di fare il suo mestiere) e nemmeno il presidente della repubblica (che fa il suo mestiere). invece di fare tutta questa oscura e preventiva polemica perchè no ci lasciate un pò in pace e vi rivolgete ad un avvocato divorzista? e vi decidete per davvero su cosa volete fare da grandi. e questo voler cercare avversari e nemici anche quando fate tutto da soli che vi rende immaturi. dici due mezze verità, e quindi una bugia intera, il porcellum fu fatto esattamente come dici tu che ora voglia fare (con l’inganno) l’opposizione e non garantisce il 55% (questo è valido solo alla camera, secondo di padri costituienti fascisti non ne conosco mentre invece i fascisti non furono ammessi alla scrittura della costituzione. che ancora una vola ti ripeto è scritta, è lunga, è fatta bene e prevede anche il modo con il quale si può cambiare. quella materiale che dici tu almeno per voi ha un significato estemopraneo, al momento, non fosse altro per il fatto che la pratica di compravendita dei deputati la iniziata proprio il mostro di arcore ed il primo fu esattamente il ministro tremonti. succede sempre che oggi la volete cosi e domani la volete colà, siete un poco bizzari ed umorali.
    quindi al di là di tutte queste sceneggiate mi chiedo (ti chiedo) serenamente cosa è meglio per il paese in questo momento e se qualcuno ha un progetto di lunga durata e complessivo non ossessivo.
    con questo non voglio dire che sono contro le elezioni anzi il giorno in cui si faranno mi vanno benissimo ma come una cosa naturale e democratica. insomma caro angelo (cennamo)nonostante galli della loggia le regole ci vogliono e vanno rispettate non aggirate a secondo delle impellenze.

  2. Non credo che Berlusconi e il Pdl avessero messo in conto, dopo aver vinto tutte le elezioni ( politiche 2008, europee 2009 e amministrative 2010)lo stillicidio ribaltonista di Fini e dei suoi 40 discepoli. Quanto sta accadendo è paradossale : c’è un partito vincente, che gode di grande consensi nei sondaggi, logorato e minacciato non da un oppositore ma da uno dei suoi stessi fondatori. Tutto questo non ha niente a che vedere con la legge elettorale.
    La costituzione del ’48 è “Tra le peggiori in Europa”. Parola di Cossiga, uno che di costituzioni ne capiva come pochi.
    Piaccia o no, l’Italia non è più una Repubblica presidenziale. Aggiungo pure: per fortuna! Oggi il popolo è davvero sovrano, come dice la Carta. Prima del ’94 erano gli inciuci parlamentari a fare e disfare i governi. Altro che democrazia! Aveva ragione Cossiga.

    cennamo.angelo@tiscali.it

  3. filippo rossi su Ffwebmagazine:
    “…quello che abbiamo visto in questi ultimi tempi, tra documenti di espulsione e attacchi sguaiati alle istituzioni che sembrano concepite come proprietà privata e non come bene pubblico, relazioni internazionali di dubbio gusto e killeraggi mediatici, per non parlare delle questioni etiche trasformate in propaganda di partito, ecco, tutto questo dimostra che c’è una distanza culturale prima di tutto. E che la scelta a questo punto – conclude Rossi – è se stare o meno dalla parte di una politica che si possa dire davvero laica e liberale”
    A me non meravigliano i neoravveduti (in fondo Bossi sulla mafiosità fu più incisivo). A me stupisce chi ancora crede che il cavaliere stia lì per risolvere i problemi degli italiani.

  4. Zecca ha ragione su tutto. Con tutti i guai che abbiamo Berlusconi si comporta come una acida cinquantenne gelosa di chi ha argomenti diversi. Ma soprattutto Zecca ha ragione quando dice che ve la cantate e suonate da soli, credendo che i lettori non si accorgano di un articolo commentato il diciannove e riproposto come articolo di punta il venti. Tal quale il Presidente Berlusconi che pensa che gli italiani bevano tutto. Ci vuole rispetto. Non siamo tutti poco “accuorti”, e se comprassimo un giornale con articoli pubblicati il giorno prima, masticando amaro dovremo concludere che ” Ca qualcuno sta pure fessacchiotto”.
    Con osservanza da un vecchio osservatore.

  5. Solo per precisare quanto ho scritto nel precedente commento : L’Italia non è più una “Repubblica parlamentare”.

  6. dovresti avere la buona creanza di lasciare in pace i morti, specialmente quelli che sono ancora caldi. comunque morti per morti forse aveva ragione anche montanelli. da liberale, liberista e libertario non entri nel merito della questione ma ti limiti a mettere in luce l’esigenza polemica di una parte politica. in aggiunta e a proposito di tremonti, che giustamente vuole combattere gli atteggiamenti assistenzialisti spagnoleschi e meridionali (cito), ieri in un articolo, su questo giornale, hanno messo in evidenza lo scandalo degli stipendi d’oro di alcuni medici campani. mi piacerebbe un tuo parere sapendo che la scelta, curiosa, di fissare la spesa sanitaria avrà come conseguenza che chi ha una sanità buona continuerà ad averla e chi è nella cacca continuerà ad affogare sempre di più. lo stesso vale per la scuola e per gli altri servizi. domanda dove le cose funzionano meglio? quindi la manovra di tremonti è molto settaria e sembra che solo tu non te ne voglia accorgere.
    ho l’impressione, leggendo i tuoi sempre interessanti articoli, che oltre ad essere libertario, liberista e liberale sei anche della linea del capitalismo compassionevole che ha portato il mondo in una guerra senza fine ed ad una crisi senza uscita.
    secondo me ti frega la cultura della personalità, la trasporti nella nostra carta costituzionale, e commetti un errore gravissimo in quanto l’unica cosa certa è che in italia con questa costituzione non comanda il primo ministro ma il parlamento. e fini che dice di essere per il proseguimento del programma elettorale -perchè questo governo è stato eletto con una proposta di alleanza e su un programma- ritiene che il “mostro di arcore (ti cito)” abbia cambiato le carte in tavola e per questo che si sente altrettanto leggittimato. quindi cercate di capirvi, mettetevi d’accorno, senza sputtanarvi a vicenda e poi fate una proposta. questo dovrebbe essere una cosa regolare e trasparente. e che forse qualcuno ha sbagliato i conti e ha paura di prendere posizioni e vuole garantito uno scenario -tra l’altro basato su sondaggi- prima di fare la mossa. cioè vi piace vincere facile e senza contradditorio. insomma caro angelo (cennamo), con spirito di aggiunta non è meglio che le cose procedano con calma ed in modo naturale riconoscendo ad ognuno il suo ruolo con un minimo di fiducia. credo che la gente, il popolo sia comunque contro i papocchi. intanto aspettiamo settembre, verifichiamo lo stato della nazione dopo le cure di tremonti e forse, allora, anche tu ti accorgerai del reale stato di cose. e almeno per questi altri dieci giorni parliamo di caprese, di pizza e del buco dell’ozono.

  7. Dici bene : la gente è contro i papocchi. E i papocchi sono quelli che i (tuoi) compagni vorrebbero attuare, fregandosene del voto popolare.

    Il parere sulla costituzione espresso da Cossiga, e che io ho citato, puoi andartelo a cercare anche su internet. Se non si possono citare i morti, dovremmo smettere di leggere e di scrivere qualunque cosa.

    “Le carte in tavola” le ha cambiate Fini. Non avrebbe dovuto aderire al Pdl, ma è stato costretto per non rimanere isolato.

    La “sanità settaria” è quella che in Campania quadruplica i costi rispetto a quella lombarda. Il sud si salverà solo se e quando si chiuderanno i rubinetti dell’assistenzialismo.

    cennamo.angelo@tiscali.it

  8. Non me ne abbia, ma io non la penso assolutamente come lei, anzi nel giudizio sulla contingenza politica attuale sono agli antipodi. Forse l’unica cosa che ci accomuna, se permette, è l’abiura della prima repubblica, che almeno per me è durata giusto il tempo di capire che la cosiddetta seconda non era che la continuazione nel pessimo della prima (confermandomi che agli italiani vengono meglio le controriforme delle riforme).
    Ma come fa ad affermare che la forma la nostra Repubblica si sia tramutata da parlamentare a presidenziale solo in virtù di una normale legge governativa definita dal suo steso firmatario una “porcata”?

  9. Veda, quella legge sarà pure una “porcata”, ma ricalca per molti versi il progetto di riforma dei referendari del prof. Guzzetta. Quel progetto, come questa legge, ebbe dei consensi trasversali. Oggi la sinistra vorrebbe andare alle urne con una legge diversa ( proporzionale)per un solo motivo : sa di prendere meno voti del Pdl.
    Con il proporzionale, invce, il bipolarismo salta e s is ritorna alle grandi ammucchiate della prima Repubblica.

    C’è poi un secondo aspetto : il voto ai parlamentari. Ci sono tesi a favore e contro sulle quali non mi soffermo. Credo, però, che sia poco influente. Di fatto, non siamo più in una democrazia parlamentare. I governi, cioè, non nascono più in parlamento. Siamo passati ad una democrazia diretta, più che rappresentativa. Gli elettori scelgono tutto : programma di governo, partito di governo e premier. Più democrazia di così?

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