Caserta: celebrazione in suffragio di Teresa Musco

Nel duomo gremito, il M.R. Don Luigi Maria Marone da Omignano Scalo ha presieduto la celebrazione eucaristica – concelebranti il vicario del vescovo della diocesi di Caserta, Don Antonio PAsquariello, e poi Don Franco Cittadino, Don Angelo Delli Paoli, Don Giuliano Lilli, Don Luigi Moretti, Don Primo Poggi, Don Franco Amico, Padre spirituale di Teresa, ed i diaconi Andrea Campanile, Emilio Cioffi, Antonio Grasso – in suffragio dell’anima di Teresa Musco nella ricorrenza del 34° anniversario del suo ritorno alla casa del Padre. Si sarà propagata fino a raggiungere le austere stanze riservate ai Padri componenti la Congregazione della fede l’eco delle preghiere dei fedeli che hanno gremito il Duomo, le vibranti note musicali e le fervide parole dell’inno composto dall’effervescente diacono Emilio Cioffi, e le altre, straordinariamente appassionate, accese e coinvolgenti, sono state tali che, alla fine, cosa mai verificatasi nelle precedenti celebrazioni, da parte dei fedeli presenti nelle navate si è levato un applauso spontaneo e prolungato -pronunciate all’omelia da don Luigi Maria Marone nel corso della celebrazione eucaristica per il 34° anniversario della nascita al cielo di Teresa Musco? È la domanda che ognuno dei presenti, molto riservatamente ed intimamente, s’è posta auspicando un iter spedito e propizio per elevare Teresa Musco – “associata in modo chiaro alla “Divina Passione- del Maestro, “vittima” che, avviatasi verso il Calvario, ha risposto –sì- all’invito del Divino Maestro ad –offrire- ed a –soffrire- per la salvezza dei peccatori- – al soglio della beatificazione. Don Luigi, prima di dare inizio alla S. Messa in suffragio dell’anima di Teresa Musco che ha presieduto – concelebranti il vicario del vescovo della Diocesi di Caserta, don Antonio Pasquariello, e poi don Franco Cittadino, don Angelo Delli Paoli, don Giuliano Lilli, don Luigi Moretti, don Primo Poggi, don Franco Amico, padre spirituale di Teresa, ed i diaconi Andrea Campanile, Emilio Cioffi, Antonio Grasso – ha rivolto un affettuoso pensiero e ringraziamento a S. E. il vescovo, mons. Pietro Farina, per l’accoglienza nella cattedrale, parrocchia di Teresa, al vicario, agli addetti al servizio, ai sacerdoti venuti da lontano con tanti fedeli.  Don Luigi, dopo essersi soffermato ad illustrare in modo chiaro e concreto il profondo significato delle letture proclamate dal Profeta Ezechiele, ha ricordato -il pio transito di una cara sorella di “fede” che ha saputo viverla e testimoniarla-,  tratteggiandone con dovizia di particolari la mistica figura, vissuta in terra trentatre anni, “in modo umilissimo, in una povertà esemplare, un’ubbidienza concreta al Vangelo ed alla Chiesa, specialmente ai suoi direttori spirituali; la preghiera della “piccola” Teresa è stata il respiro della sua anima e la sofferenza caratterizzata in modo particolare; vissuta ancora –intensissimamente- nella sofferenza offerta per i sacerdoti, di carismi straordinari, di un servizio caritativo e di un apostolato rivolto alla salvezza delle anime”. Don Luigi, legato com’è al voto d’ubbidienza, pur rimarcando che “la fede non si basa su fatti e fenomeni straordinari e quelli verificatisi in via Battistessa sono fatti veramente impressionanti che lasciano pensare ed ancora oggi sono vivi quei testimoni che possono raccontare quanto accaduto”, e sottolineando “che anche oggi accadono fatti che non hanno alcuna spiegazione umana e, purtroppo, le risatine sciocche e/o i giudizi affrettati che vengono da certe cisterne screpolate di sapienza non impediscono ad altri attraverso un umile lavoro di preghiera e di ascolto a comprendere ciò che viene da Dio e ciò che viene dal nemico di Dio perché -dove c’è verità c’è carità e dove c’è carità lì c’è Dio-, non può fare altro che lasciare il giudizio finale alla Santa Madre Chiesa ed all’Autorità competente. Don Franco Amico, padre spirituale di Teresa Musco, nel concludere la celebrazione eucaristica con i ringraziamenti a S. E. mons. Pietro Farina, al vicario, ai  sacerdoti ed ai presenti, dopo aver dato una lettura sintetica di una testimonianza trasmessa da una suora di un paese della provincia di Taranto – riferiva come, grazie alle preghiere rivolte a Teresa, si sono avute tante conversioni, specialmente da parte di diversi sacerdoti che si stavano incamminando su di una strada sbagliata – ha esortato tutti -a pregare, perché con le preghiere fatte con fede si ottengono miracoli”.

Paolo Pozzuoli